BlackRock, Larry Fink ai ceo: la sostenibilità porta profitti

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Fink si rivolge ai manager globali chiedendo di «prendere. impegni nei confronti dei principali stakeholder – e di mantenere quanto promesso».

Ad animare i mercati è ancora la giusta ricerca del profitto, e la redditività a lungo termine è la misura con cui i mercati determinano, in ultima analisi, il successo di un'azienda».

È. questo, per Fink, «il fondamento del cosiddetto “capitalismo degli stakeholder”». (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri media

Sono le parole di Larry Fink, amministratore delegato di BlackRock, in difesa di un movimento di azionisti che spinge le aziende a privilegiare gli interessi della società oltre che i profitti. LA LETTERA ANNUALE. (Yahoo Finanza)

Alle grandi aziende nelle quali investe ha inviato una missiva chiedendo ai manager una migliore retribuzione per i dipendenti. La lettera del “re di Wall Street” alle grandi aziende del mondo: “Pagate meglio i vostri dipendenti” Larry Fink è il “re di Wall Street”, cofondatore e presidente del colosso finanziario BlackRock. (Fanpage.it)

Una perfetta sintesi di cosa vuol dire “sostenibilità”, che tanti di noi traducono solo nella protezione del pieneta, stile Greta. “Pagare di più chi lavora, ma anche creare un ambiente migliore, che vada oltre le questioni di retribuzione e flessibilità”. (ltroPensiero.net)

Sta cambiando il modo in cui le persone lavorano e il modo in cui i consumatori acquistano La pandemia ha, per così dire, messo il turbo per quasi tutte le imprese a un’evoluzione dell’ambiente operativo che era già in atto. (La Stampa)

È questo il potere del capitalismo”. Sono le parole di Larry Fink, amministratore delegato di BlackRock, in difesa di un movimento di azionisti che spinge le aziende a privilegiare gli interessi della società oltre che i profitti. (Benzinga Italia)

È questo il potere del capitalismo”, scrive Fink nella sua lettera annuale inviata ai Ceo delle aziende su cui BlackRock investe. Fink afferma che le stesse società non possono svolgere il ruolo di “polizia climatica” ma dovrebbero invece collaborare con i governi (FIRSTonline)