In Cina e Asia - Regno Unito, Usa e Nuova Zelanda accusano hacker cinesi di attacchi informatici

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I titoli di oggi: Regno Unito, Usa e Nuova Zelanda accusano hacker cinesi di attacchi informatici China Development Forum: Pechino invita investitori stranieri, ma serve reciprocità Cina: funzionari di Sri Lanka e Nepal in visita nel paese per “rafforzare i legami” I giovani cinesi vanno a lavoro in pantofole L’appello di Pechino alla diaspora cinese in giro per il mondo Regno Unito, Usa e Nuova Zelanda accusano hacker cinesi di attacchi informatici Il Regno Unito ha accusato gli hacker cinesi di essere responsabili di un attacco del 2021 alla posta elettronica di alcuni deputati britannici critici nei confronti di Pechino, e di un altro che ha visto coinvolto l’organo di controllo elettorale nel 2021-2022. (China-Files)

Su altre testate

LONDRA – Stati Uniti e Regno Unito accusano la Cina di condurre da anni una campagna di attacchi cibernetici, mettendo nel mirino politici, giornalisti e dirigenti d’azienda. (la Repubblica)

Reuters (Avvenire)

Le attività di disturbo sarebbero … Un gruppo di hacker cinesi è stato accusato da Regno Unito, Stati Uniti e Nuova Zelanda di aver lanciato una vasta campagna di cyberspionaggio contro siti governativi ed email personali di deputati, accademici e giornalisti che si erano dimostrati critici nei confronti di Pechino (La Stampa)

La Gran Bretagna alza le barriere informatiche per scongiurare le incursioni della Cina. La presa di posizione segue gli esiti delle indagini svolte da Londra in relazione ad un attacco informatico realizzato a suo tempo contro il database della Commissione elettorale nazionale britannica. (Il Fatto Quotidiano)

Il governo cinese finisce nel mirino di Stati Uniti e Regno Unito. Negli ultimi giorni i funzionari dei due paesi hanno accusato Pechino di essere responsabile di una massiccia campagna di cyberspionaggio che, negli ultimi 10 anni, ha colpito milioni di persone - tra cui accademici, giornalisti e legislatori -. (WIRED Italia)

Di Guido Santevecchi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE DA PECHINO Quaranta milioni di nomi e indirizzi di cittadini britannici rubati da hacker (di Stato) cinesi; malware piazzati nei sistemi di difesa, nelle reti elettriche e in altre infrastrutture civili degli Stati Uniti, sempre da parte di pirati cinesi che operano nel cyberspazio. (Corriere della Sera)