"Con Vangi ci lascia un vero amico dell'Omero"

"La scomparsa di un grande artista produce sempre grande commozione, ma se si aggiunge la perdita di un vero amico allora il dolore ci tocca nel profondo". Il presidente del Museo Tattile Statale Omero di Ancona Aldo Grassini commenta così la morte dello scultore Giuliano Vangi, avvenuta a 92 anni. "Vangi ci ha lasciato – aggiunge – la sua energia, la sua vitalità, la sua voglia di fare e di progettare, nonostante la sua età avanzata, ci faceva quasi dimenticare che anche per lui sarebbe arrivato il momento di fare i conti col tempo della vita. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altre fonti

La loro grandezza è stata favorita, potenziata dalla loro maturità. Ci hanno fatto vedere e sentire con occhi e orecchie diversi, resi consapevoli dalle loro interpretazioni. (ilGiornale.it)

Una congiunzione temporale imprevedibile ma che rende ancora più stringente l’impegno sottoscritto da Comune e Fondazione Carifano in un apposito protocollo del gennaio 2021 di riservare alle opere dello scultore uno spazio prestigioso della città con cui aveva spesso interagito e alla quale era legato da un sincero rapporto affettivo sintetizzato efficacemente dalla “Concordia” di piazza Amiani. (corriereadriatico.it)

"Il Biodiversity Lab è un laboratorio all'interno del quale ci impegniamo a supportare i giovani per lavorare sempre di più sulla tutela della biodiversità, la tutela della fauna, la tutela della flora e la tutela dei micro ambienti. (Il Giornale d'Italia)

Il rapporto di Fano con Giuliano Vangi, lo scultore morto l’altro ieri all’età di 93 anni, è stato lungo, coinvolgente, fecondo. L’artista toscano aveva scelto negli anni Settanta del secolo scorso le colline di Roncosambaccio, nel comune di Fano, per impiantare il suo studio, a pochi chilometri da Pesaro dove risiedeva con la moglie Graziella e i due figli. (il Resto del Carlino)

Lontano dalla mondanità e dai riflettori. Era uno degli artisti più silenziosi e riservati che abbiano mai messo piede a Pietrasanta e in Versilia. (LA NAZIONE)

Vangi, classe 1931, era nato in Toscana, a Barberino del Mugello, si era trasferito in Brasile a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta per poi imporsi, al suo ritorno nel nostro Paese, come uno degli scultori più rilevanti della sua generazione. (varesenews.it)