Fondi pensione: perché i lavoratori preferiscono il capitale alla rendita?

FIRSTonline ECONOMIA

Secondo la Covip le rendite al momento del pensionamento sono ancora poco appetibili e questo spinge i lavoratori a scegliere di incassare subito il capitale maturato Meglio i soldi alla scadenza del contratto che una pensione integrativa per sempre. E’ questo, secondo le rilevazioni della Covip, la commissione di vigilanza sui fondi pensione, l’orientamento della maggior dei lavoratori iscritti a un fondo pensione. (FIRSTonline)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il totale degli iscritti alla previdenza complementare a fine 2022 è di 9,2 milioni, in crescita del 5,4% rispetto all’anno precedente, per un tasso di copertura del 36,2% sul totale delle forze di lavoro. (Intermedia Channel)

Per ottenere una pensione di 1.000 euro, dunque, bisogna accreditare quasi 600 euro al mese per non meno di 30 anni, per un totale di più di 7 mila euro all’anno Fondo casalinghe: a chi è riservato e quali vantaggi assicura? (InformazioneOggi.it)

I numeri Tempi difficili per i fondi pensione, che hanno subito inevitabili ripercussioni a causa del periodo instabile dei mercati finanziari nel 2022: i fondi derivanti da tali forme di investimento hanno raggiunto quota 205,6 miliardi, facendo registrare un calo del 3,6% rispetto al 2021. (ilGiornale.it)

Lo scorso 7 giugno, la Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione) ha presentato la sua consueta relazione annuale, la quale, oltre a fare il punto su rendimenti e iscritti, fornisce qualche spunto in più sullo stato della previdenza complementare in Italia. (Morningstar)

Numeri in calo, per il 2022, per quanto riguarda i fondi pensione. A finire sotto la lente d’ingrandimento è anche il numero degli iscritti, che solo e soltanto per il 18,8% è rappresentato da contribuenti con un’età inferiore a 35 anni. (Finanza.com)

Dopo un difficile 2022, con i mercati finanziari in caduta libera, il 2023 è iniziato con dati decisamente più incoraggianti. Il rallentamento dell’inflazione, il miglioramento della situazione energetica in Europa, e numeri sulla crescita migliori di quanto si temesse, sono stati tra i fattori che hanno permesso, se non proprio un rimbalzo, quantomeno una ripresa generalizzata delle quotazioni. (Enpam)