Per non pagare IMU seconda casa cosa fare?

Tributi Comunali ECONOMIA

Ti è stato utile quest'articolo? Voti: 0 Media: 0 Per non pagare IMU seconda casa cosa fare? Questo è il classico interrogativo che si pongono milioni di italiani. Purtroppo, però, sono poche le soluzioni ma, comunque, esistono. La legge sull’IMU prevede che per essere esentati dall’IMU su di un’abitazione bisogna avere la residenza anagrafica nella stessa. Pertanto, se già possiedi una casa su cui sei residente (e sulla quale hai l’esenzione IMU per abitazione principale), sulla seconda casa devi pagare per forza in quanto seconda casa. (Tributi Comunali)

Ne parlano anche altri media

Non è così usuale che due coniugi, magari per motivi di lavoro, siano proprietari e abitino in immobili differenti ma i casi ci sono e portano ad una domanda precisa sull’Imu: uno dei due immobili si configura come seconda casa? si è tenuti al pagamento dell'imposta municipale propria? (ilGiornale.it)

Sono proprietario di un appartamento in Milano che ho dato in comodato a mio figlio. Dopo alcuni anni mio figlio si è separato e la casa è stata assegnata a sua moglie dato che vi sono minori. Ho contattato il Comune di Milano e mi è stato risposto che non essendo io il coniuge devo pagare per intero l’Imu. (la Repubblica)

Ora i coniugi che risiedono in abitazioni diverse possono ottenere l'esenzione dal pagamento dell'Imu per entrambi gli immobili, a prescindere che si trovino nello stesso Comune o in Comuni diversi, a patto che dichiarino e dimostrino (in caso di accertamenti) la condizione di residenza e dimora abituale in ciascuna abitazione. (Money.it)

Il 70,8% delle famiglie italiane è proprietario della casa in cui vive (di questi il 28,0% è anche proprietario di altri immobili), mentre l’8,7% gode della casa in usufrutto o a titolo gratuito, e il 20,5%, invece, vive in affitto (Dati Censis – dicembre 2022). (La Svolta)

Tale riduzione è esclusa per le unità immobiliari classificate nelle categorie catastali di lusso, ossia A/1, A/8 e A/9. (Eutekne.info)

L’esenzione concessa dal comma 740 dell’articolo 1 L. Dopo il dirompente intervento della Corte Costituzionale alla fine dello scorso anno (sentenza n. 209 del 13.10.2022) l’acconto Imu 2023 deve fare i conti con la nuova definizione di abitazione principale, che misura il benefico al solo requisito anagrafico del contribuente, senza necessità di tenere conto della dimora e/o della residenza del coniuge. (Euroconference NEWS)