Il Patto “tradito”: “Incoerenti e inaffidabili”. La retromarcia della destra ci allontana dall’Europa

la Repubblica INTERNO

«La cosa più importante è che i due terzi del Parlamento approvano il nuovo Patto di Stabilità». Durante la riunione della Commissione Ue, solo un breve riferimento è stato rivolto al via libera alla riforma delle regole economiche dell’Unione. La presidente Ursula von der Leyen lo ha fatto con queste parole. Ma si tratta di una soddisfazione piena di “non detti”. Colma di sorpresa p… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

All'interno di Non Stop News, con Massimo Lo Nigro, Enrico Galletti e Giusi Legrenzi. Ieri il Parlamento Europeo ha dato il via libera al nuovo patto di stabilità, mentre in Italia il governo è alle prese con il decreto IRPEF. (rtl.it)

Dopo due anni di accesi negoziati tra i Paesi membri e tra Parlamento e Consiglio europeo, martedì 23 aprile è stata definitivamente approvata la riforma del Patto di Stabilità, sospeso nel 2020 per fare fronte all’emergenza pandemica e permettere agli Stati di intervenire maggiormente a sostegno dell’economia. (L'INDIPENDENTE)

Questo patto di stabilità e crescita e non risponde esattamente ai criteri di coloro che pensano che la crescita dipenda dal modello LSD e cioè lassismo, debito e sussidi", le parole del ministro Giancarlo Giorgetti durante la sua replica in Aula alla Camera sul Documento di economia e finanza. (Tiscali Notizie)

E così hanno fatto tutti i partner europei".Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in replica alla Camera nel corso della discussione sul Def. "Abbiamo regole non definite" ha aggiunto "e forse è opportuno e consigliabile l'attesa che in qualche caso è meglio dell'incertezza". (LA STAMPA Finanza)

L'aula della Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Def con 197 voti a favore, 126 voti contrari e 3 astenuti. Con il via libera a quella della maggioranza sono precluse tutte le altre risoluzioni presentate. (Italia Oggi)

Il nuovo Patto cerca di mantenere dei parametri rigidi per il rientro dal debito e dal deficit, introduce sul deficit la soglia dell’anti-crisi dell’1,5% del Pil ma concede qualcosa a Paesi come Italia, Belgio, Grecia, Francia o Spagna, che hanno debiti elevati. (Il Sole 24 ORE)