Medicina senza numero chiuso, le ragioni del sì: "Pochi dottori, servono rinforzi"

QUOTIDIANO NAZIONALE SALUTE

– Già qualche giorno fa era intervenuto a margine di un’iniziativa dell’Asl Toscana Centro, che ha deliberato un incentivo di 5mila euro in più all’anno per i medici dei reparti di pronto soccorso, da lui liquidato come "spot". Il segretario generale Uil Toscana, Paolo Fantappiè invoca da tempo politiche strutturali di lungo periodo, fra cui l’abolizione del test a numero chiuso per l’accesso a Medicina. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri media

La riforma del test di ingresso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria è inattuabile e quindi impercorribile. (Il Messaggero Veneto)

Sembrano quasi tutti scontenti anche oggi, che il test è stato abolito (dal Senato, almeno). Da quando, cioè, si parla dell’abolizione del numero chiuso per Medicina. (quotidianodipuglia.it)

Il Comitato ristretto della commissione Istruzione del Senato ha approvato il testo base che prevede l’eliminazione del test d’ingresso per accedere al corso di laurea in Medicina e Chirurgia. (il Resto del Carlino)

(Adnkronos) – “Anestesisti, rianimatori, medici d’urgenza e chirurghi sono ormai merce rara. Anzi, è fondamentale, ma occorre una riforma piena del sistema di formazione post-laurea Medicina che garantisca qualità della stessa, competenze e attività maturate sul campo”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Ma diciamo 'no' anche ad un provvedimento che mette in difficoltà le università italiane, perché per carenze di aule e di docenti non sono pronte a ricevere circa 50mila iscritti alle Facoltà di Medicina e chirurgia, Medicina veterinaria e Odontoiatria e protesi dentaria. (Tiscali Notizie)

Quello che manca invece sono gli specialisti 'mirati' in settori come emergenza, geriatria, anestesia, rianimazione, cure palliative e la stessa medicina generale, dove l'età porterà presto a una forte carenza di queste figure professionali sul territorio". (Adnkronos)