Wall Street riparte con il Dow Jones che flirta con il mercato orso

Borse.it ECONOMIA

Il tonfo della sterlina continua a essere grande protagonista della sessione odierna, facendo paura ai mercati più della vittoria del centrodestra alle elezioni politiche italiane. Elezioni che hanno inaugurato l’era di un molto probabile Governo Meloni. Nota per aver alzato la voce, spesso, contro l’Unione europea e le sue regole, la leader di Fratelli d’Italia oggi fa la moderata, ragion per cui a essere tartassati sono più i titoli di stato UK Gilt che i BTP. (Borse.it)

Ne parlano anche altre fonti

La sterlina è crollata fino al 5% in Asia facendo temere sempre più una parità col dollaro entro fine anno mentre il gilt a 10 anni rende oltre il 4%, un fatto che non accadeva dal 2010. La causa, il piano fortemente espansivo del nuovo governo. (Milano Finanza)

E non solo Italia: in tutta Europa il gruppo è sceso in campo dando il proprio sostegno a numerose iniziative, attività e società sportive Elementi fondanti per Mapei sono anche il rapporto con le comunità e il sostegno allo sport e alla cultura. (Quotidiano di Ragusa)

Tanto più in un contesto di inflazione da urlo e a fronte di un rapporto debito-Pil che, nel Regno Unito, è balzato a un numero di tre cifre. (Borse.it)

Il Super dollaro – soprattutto nei confronti della sterlina, dell’euro e dello yen – spaventa i mercati. Wall Street apre la settimana in territorio negativo. Alle 15.45 circa ora italiana il Dow Jones perde quasi 140 punti (-0,49%), lo S&P 500 arretra dello 0,19%, mentre il Nasdaq è in ripresa con un rialzo dello 0,46%. (Finanza.com)

La valuta britannica ha toccato lunedì mattina quota 1,03 contro il dollaro, minimo storico dalla fine degli accordi di Bretton Woods nel 1971, e 1,06 contro il franco, prima di riguadagnare una parte del terreno perso. (RSI.ch Informazione)

Le prime settimane del nuovo governo di Liz Truss non sembrano all’insegna della tranquillità. L’articolo di Daniele Meloni La sfiducia dei mercati, le convulsioni interne ai Tories e, ieri, pure il tonfo della sterlina, scesa a 1,04 sul dollaro, il minimo di sempre. (Start Magazine)