Arcuri non si fida della Pfizer: “Non calpesti il diritto alla salute”

La Stampa ECONOMIA

Inoltre sarà Pfizer a stabilire quanti vassoi trattenere da ogni spedizione verso gli hub regionali, a prescindere dall’andamento locale della campagna.

È la preoccupazione del Commissario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, condivisa con gli assessori alla Sanità e i referenti della campagna vaccinale delle Regioni.

Da oggi in diverse Regioni italiane verrà somministrata la seconda dose agli operatori sanitari che avevano ricevuto la prima il 27 dicembre, debutto della campagna vaccinale europea. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altre testate

E’ quanto emerge dalla ripartizione delle dosi (considerate orami su 6 ogni fiala e non più 5) resa nota dall’ufficio del Commissario straordinario Domenico Arcuri. L’ufficio di Arcuri ha dato la ripartizione delle dosi che verranno consegnate alle Regioni ed il confronto con il precedente piano di consegne. (L'HuffPost)

Ma a parte informarle sui problemi legati alla decisione della Pfizer, non ha potuto dire loro quante dosi nuove verranno assegnate a ogni territorio. Venerdì la Pfizer ha tagliato la consegna del 30% le dosi settimanali previste in Italia e non si sa per quanto tempo. (ilGiornale.it)

Un taglio del 29%: “Nella prossima settimana a fronte delle 562.770 dosi previste, verranno consegnate 397.800 dosi“, spiega in una nota l’ufficio stampa del commissario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri. (Onda Tv)

La Pfizer ha ridotto di circa 165 mila dosi il nuovo invio di vaccini. A Bolzano delle 8.190 dosi previste, ne arriveranno 3.510 (-4.680) ovvero -57,1%. (Trentino)

Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Umbria e Valle d'Aosta sono le uniche regioni che non avranno tagli nella distribuzione dei vaccini Pfizer-BioNTech. La Pfizer ha ridotto di circa 165 mila dosi il nuovo invio di vaccini. (La Siritide)

Di conseguenza, e in modo del tutto arbitrario", nella "prossima settimana a fronte delle 562.770 dosi previste, verranno consegnate 397.800 dosi". L'Emilia Romagna, Lombardia e Veneto con circa 25mila dosi sono le regioni più penalizzate, poi il Lazio con 12 mila la Puglia con 11.700. (AltaRimini)