Indotto ex Ilva, ArcelorMittal riduce lo scaduto

Corriere di Taranto ECONOMIA

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A prendere parte all’incontro il senatore Mario Turco, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega alla programmazione economica, il sottosegretario del MiSE, Alessandra Todde, l’amministratore delegato di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, presenti anche i rappresentanti di Confindustria, Camera di Commercio e Confapi Taranto. (Corriere di Taranto)

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Il consiglio ha poi ratificato il passaggio di consegne alla vicepresidenza di Confindustria fra Antonio Lenoci (già presidente della sezione metalmeccanica) e Vladimiro Pulpo, al quale è andata la specifica delega ai temi dell’indotto ex Ilva (Corriere di Taranto)

Gli ultimi due anni hanno prodotto risultati catastrofici con riferimento sia alla situazione dei lavoratori che allo stato degli impianti. Il tempo è ormai scaduto, ragion per cui USB Taranto proclama lo sciopero di 24 ore con presidio davanti alla portineria C della fabbrica a partire dalle 7.00 di venerdì 2 ottobre. (Corriere di Taranto)

“Questa città merita di salire di categoria e forse merita anche qualcosa in più rispetto alla Lega Pro. “Siamo contenti di sostenere tutto lo sport tarantino e di salutare questa nuova stagione: io sono convinto che arriveranno grandi risultati. (TuttoCalcioPuglia.com)

ArcelorMittal ha comunicato che pagherà nei prossimi giorni una cifra oscillante tra i 5 ed i 7 milioni di euro, somma relativa alle fatture scadute nei confronti delle aziende dell'indotto. (Avvenire)

Ogni lunedì la redazione di siderweb realizza il siderweb TG, il telegiornale della siderurgia che ti aggiorna sulle più importanti notizie della settimana. Per sette giorni puoi navigare liberamente e sperimentare tutte le opportunità del sito. (Siderweb)

Melucci: “Lavoratori ex Ilva stremati e impianti a rischio, bisogna fare presto con l’accordo di programma”. Inoltre, i lavoratori denunciano una situazione ormai critica degli impianti e interventi riorganizzativi dell’affittuario ArcelorMittal, che potrebbero non consentire in futuro una ripresa della produzione a regimi sostenibili. (Corriere di Taranto)