L'idrogeno oggi è messo meglio del fotovoltaico pre-Conto Energia?

Qualenergia.it ECONOMIA

Se si volesse provare a fare un parallelo fra l’evoluzione passata del solare […]. Potrebbe interessarti anche:

L’idrogeno come vettore energetico da usare sia nei settori leggeri che nei settori pesanti è una delle grandi promesse e scommesse della decarbonizzazione.

Un po’ come, per altri versi, lo era stata quella sul fotovoltaico – ormai vinta – nei decenni scorsi.

(Qualenergia.it)

Ne parlano anche altri giornali

Il 60% del calo dei consumi di energia primaria riguarda il petrolio, a causa della forte riduzione del traffico stradale e aereo; questo spiega perché il calo dei consumi di energia sia stato maggiore di quello del PIL (-8,9%), con conseguente riduzione dell’intensità energetica. (PMI.it)

Un po’ come, per altri versi, lo era stata quella sul fotovoltaico – ormai vinta – nei decenni scorsi. L’idrogeno come vettore energetico da usare sia nei settori leggeri che nei settori pesanti è una delle grandi promesse e scommesse della decarbonizzazione. (Qualenergia.it)

Il rapporto, come abbiamo visto, presenta dati in parte attesi, in parte destinati ad aprire più di un dibattito. Così come era preventivabile, come logica conseguenza, un crollo delle emissioni di CO2. (la Repubblica)

Agrovoltaico, celle solari tandem, recupero dei rifiuti fotovoltaici, cattura e uso della CO2, monitoraggio urbano e ambientale ad altissima risoluzione e ben tre progetti distinti sull’idrogeno verde, incentrati, rispettivamente, su sistemi modulari di stoccaggio, piattaforme di ricerca e sperimentazione e creazione di un ecosistema completo dell’idrogeno in Sardegna, il tutto in un quadro di economia […]. (Qualenergia.it)

L’analisi dell’Enea rivela che la pandemia dovuta al Covid ha portato i consumatori a diminuire i consumi di energia con un conseguente impatto sul calo delle emissioni di CO2, rispetto agli anni passati. (Computer Magazine)

Inoltre, le emissioni di CO2 sono diminuite più dei consumi di energia (12% contro 10%), poiché il decremento ha riguardato soprattutto fonti fossili e, in particolare, quelle a maggiore intensità carbonica come petrolio e carbone”. (PMI.it)