"Venessia come 'na putàna!"
Falier Un giorno iconico per Venezia, il 25 aprile, il giorno della festa di San Marco, il Patrono della città, il giorno del “bocolò”, che tutti i veneziani maschi dovrebbero offrire alla donna amata, è stato anche il giorno in cui è partito il “ticket” di 5 euro che dovrà essere obbligatoriamente pagato da chi vuole accedere alla città lagunare (a parte gli esenti ovviamente). Un avvenimento che è stato seguito in diretta da una torma di giornalisti stranieri, evidentemente spediti dalle loro testate per studiare il primo “biglietto” pensato per visitare una città. (tviweb)
Se ne è parlato anche su altri media
Una tassa di ingresso nelle maggiori località turistiche campane, sul modello di quella di Venezia. Se ne torna a parlare con i ponti e con l’imminente stagione estiva, che hanno già registrato record di presenze di visitatori, in particolare in penisola sorrentina e in costiera amalfitana. (Positanonews)
Introduzione al nuovo sistema di ticketing a Venezia (Tempo Italia)
In crescita i turisti giornalieri paganti, 23.600, mentre il numero complessivo di registrazioni è salito a 127.900; di queste però, quasi 40mila sono di persone esenti dal contributo (lavoratori in città, studenti, proprietari di immobili), e 51.600 quelle di ospiti nelle strutture ricettive. (Tiscali Notizie)
Per il momento il calendario comunale ha fissato 29 giornate in cui l'ingresso alla città lagunare sarà a pagamento. Ma le esenzioni sono molte (AGI - Agenzia Italia)
Nell’ambito del G20 delle spiagge italiane, riunitosi dal 17 al 19 aprile a Caorle, i rappresentanti delle maggiori comunità marine dello Stivale hanno mostrato i muscoli, partendo da un presupposto chiaro e inconfutabile: il turismo è un bene comune e non si tocca. (Luce)
Egregio Direttore, leggo un po' perplesso i toni degli articoli sull'andamento della prima giornata di "ticket" a Venezia. Se l'obiettivo era dissuadere: - " la carica dei 113.000 " visitatori, sembra testimoniare un fallimento della misura. (ilgazzettino.it)