Adolescenti trans e farmaci bloccanti, in arrivo nuove linee guida. Escluse le associazioni Lgbt: «Coinvolgeteci»

Open INTERNO

Proseguono le iniziative contro i farmaci bloccanti della pubertà, le terapie che consentono di fermare (in modo reversibile) i cambiamenti fisici legati all’adolescenza, come lo sviluppo del seno o della barba, nei giovani trans e non binari che sperimentano un’incongruenza tra il genere e il sesso assegnato alla nascita. Dopo le ispezioni del governo al centro Careggi di Firenze, l’interrogazione parlamentare di Maurizio Gasparri (Forza Italia), il passo indietro del Regno Unito, ma al contempo anche la presa di posizione a favore dei farmaci delle società scientifiche del settore, in Italia ha preso il via un tavolo congiunto tra il ministero della Salute e il ministero della Famiglia per elaborare nuove linee guida sul tema. (Open)

Su altre testate

Il governo vuole fare un tavolo sui diritti delle persone trans ma non ha invitato le associazioni che le rappresentano. L’annuncio della formazione dello strumento tecnico di discussione sulla somministrazione della triptorelina agli adolescenti transgender, che sospende lo sviluppo puberale, è arrivato lunedì. (Il Manifesto)

È scatenato Maurizio Gasparri (nella foto), presidente dei senatori di Forza italia, dopo che il sindacato (l’Ufficio nuovi diritti) ha definito "atto persecutorio" la scelta del governo di istituire un tavolo tecnico sulla triptorelina, farmaco che blocca la pubertà, al centro della bufera che ha coinvolto il centro di Careggi (LA NAZIONE)

29 MAR No alle Ideologie, sì alla triptorelina (Quotidiano Sanità)

La questione dell’affermazione di genere delle persone trans è un tema è sempre più attuale, tanto che non passa giorno ormai che non se ne parli. Tanto che, da questione privata, praticamente di nicchia, è ora persino sui tavoli della politica, dei ministeri della Salute e della Famiglia, per la precisione. (Luce)

Mentre il governo annuncia un tavolo comune del ministero della Salute e del ministero della Famiglia, promosso dai ministri Orazio Schillaci ed Eugenia Roccella, sulla disforia di genere dei minori, le associazioni e i collettivi di persone trans – con una nota congiunta – esprimono la loro “perplessità”, per una iniziativa “volta a definire in modo verticale e centralizzato i protocolli e le linee guida per l’accesso ai percorsi di affermazione di genere delle giovani persone trans e non binarie”. (Il Fatto Quotidiano)

"Pretendiamo che si smetta di mettere a rischio le vite dei nostri figli e delle nostre figlie sia a livello sanitario che a livello sociale poiché le pieghe che questa azione sta prendendo sono molto pericolose", così scrivevano a inizio febbraio 259 genitori di adolescenti transgender dopo l'ispezione l’ispezione all'Ospedale Careggi di Firenze ordinata dal ministero della Salute sui percorsi per i minorenni che vivono incongruenza e disforia di genere (Elle)