Chiusura partita IVA, quale procedura?

PMI.it ECONOMIA

Per chiudere la partita IVA bisogna presentare all’Agenzia delle entrate il modello AA9/12 entro 30 giorni dalla cessazione dell’attività.

Si prosegue poi con la compilazione del modello seguendo le istruzioni che sono allegate allo stesso (nel caso di cessazione attività, non bisogna compilare tutte le voci).

Tenga presente che questo modulo è lo stesso che si presenta nel momento in cui si apre la partita IVA, la differenza fra le diverse pratiche è il modo in cui viene compilato. (PMI.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Il nuovo contributo automatico spetta esclusivamente ai soggetti con partita Iva attiva al 26 maggio 2021, data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis, purché il precedente contributo non sia stato indebitamente percepito né restituito Pertanto, se per il contributo a fondo perduto del primo decreto Sostegni si era optato per l’erogazione tramite bonifico postale o bancario, il contributo automatico del decreto Sostegni bis viene accreditato sullo stesso conto corrente bancario o postale. (Corriere della Sera)

“La misura prevede un ristoro a fondo perduto che va ad un minimo di 2 mila euro – spiega l’assessore Quaresimale – fino a 4 mila euro per i professionisti e gli autonomi che hanno personale regolarmente assunto. (Terre Marsicane)

Ma senza contributi figurativi ci ritroveremo, alla fine della vita lavorativa, con un anno di buco ai fini della pensione“. “Per quanto riguarda i professionisti iscritti a casse privatizzate, ognuna si è mossa in autonomia ma per la maggior parte hanno differito la scadenza. (Il Fatto Quotidiano)

Si tratta dei sostegni automatici indirizzati ai contribuenti che già avevano fatto richiesta per il primo bonus previsto dal decreto Sostegni a marzo e ammontano a circa 5 miliardi di euro. (QuiFinanza)

Pertanto, se per il contributo a fondo perduto del primo decreto Sostegni si era optato per l'erogazione tramite bonifico postale o bancario, il contributo automatico del decreto Sostegni bis viene accreditato sullo stesso conto corrente bancario o postale. (la Repubblica)

Il nuovo contributo viene corrisposto dall’Agenzia delle Entrate con la stessa modalità che il beneficiario aveva scelto per il precedente. Il nuovo contributo automatico spetta esclusivamente ai soggetti con partita Iva attiva al 26 maggio 2021, data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis, purché il precedente contributo non sia stato indebitamente percepito né restituito (Tiscali Notizie)