Non solo la foto di Decaro, quando il selfie è scomodo (e imparabile)

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Adnkronos Font +: Stampa La foto del sindaco di Bari Antonio Decaro con una parente del boss Antonio Capriati sta facendo discutere da giorni. Con tutti i detrattori dell'esponente Pd a farne un indizio sufficiente a ipotizzare un legame, o anche solo una conoscenza inopportuna. Stessa associazione, sul fronte politico opposto, è stata fatta più volte in passato. Il problema però è più largo della politica o delle polemiche di parte. (OKMugello - News dal Mugello)

Ne parlano anche altre testate

Marco Travaglio ha commentato la foto del sindaco di Bari Antonio Decaro con la sorella del boss Capriati. Decaro candidato alle elezioni Europee (Virgilio Notizie)

Lo possono fare perché controllano radio, tv, giornali, anzi, tra qualche giorno, si prenderanno anche l’agenzia Italia che un ministro leghista venderà ad un imprenditore e senatore leghista, alla faccia del conflitto di interessi. (Il Fatto Quotidiano)

Il Tapiro d'Oro consegnato da Valerio Staffelli al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. «Non mi rimangio niente. (quotidianodipuglia.it)

Solo 24 ore fa era stato Fiorello durante la sua fortunata trasmissione "Viva Rai 2!" con una battuta al fulmicotone a punzecchiare il Governatore pugliese Michele Emiliano. Oggi è la volta di un altro istrionico conduttore televisivo: Valerio Staffelli, storico inviato di Striscia la Notizia a stuzzicare il Presidente della Regione consegnandogli il classico Tapiro d'Oro. (Taranto Buonasera)

«Avete distrutto il M5S, avete distrutto le speranze di milioni di italiani e tradito gli elettori in Puglia, diventando vassalli senza peso politico del signore Emiliano. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Non servono molte parole all’ex ministro dem degli Interni, Marco Minniti, per dare una lezione di postura democratica e istituzionale ai suoi colleghi di partito. Incalzato da Corrado Formigli, in studio a Piazza Pulita su La7, l’ex presidente del Copasir si esprime criticamente sul caso di Michele Emiliano e Antonio Decaro (ilGiornale.it)