Zerocalcare a Budapest, lo sfregio ai poliziotti: "Pensavo fossero guardie"

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Nella delegazione che si trova a Budapest per l'udienza del processo ad Ilaria Salis (udienza finita male: il tribunale ha negato i domiciliari, dunque la nostra connazionale resta in carcere) c'è anche Zerocalcare, il celebre fumettista da sempre schierato armi e bagagli con la sinistra. Anche lui in Ungheria, ad attaccare Viktor Orban e i giudici locali. E il sospetto è che, con il loro impegno, la delegazione dem e il fumettista non stiano rendendo un gran servizio alla 39enne accusata dalle autorità ungheresi di avere aggredito alcuni militanti neonazisti nel febbraio 2023. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altri media

C’era anche Zerocalcare a Budapest per l’udienza del processo a Ilaria Salis. Il fumettista era nel gruppo di amici, politici e sostenitori minacciati e insultati dagli estremisti di destra. (Il Fatto Quotidiano)

Le parole di Roberto Salis dopo l'udienza a Budapest, nella quale sono stati nuovamente negati i domiciliari per la 39enne accusata di aver aggredito due esponenti di estrema destra: "Mia figlia trattata come un cane" ascolta articolo (Sky Tg24 )

"Ilaria Salis resterà in carcere a Budapest. Ci aspettiamo che il governo di Giorgia Meloni reagisca, subito." Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein. (Il Messaggero Veneto)

(Adnkronos) – (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Se in Ungheria questa mattina è arrivato il verdetto della corte ungherese che chiude le porte ai domiciliari per Ilaria Salis, dalle nostre parti la corte d’Appello di Milano - giudici Monica Fagnoni, Stefano Caramellino e Cristina Ravera - hanno negato la consegna all’Ungheria di Gabriele Marchesi colpito da mandato di arresto europeo (emesso ad ottobre ed eseguito lo scorso 21 novembre) perché accusato di aver aggredito tre persone nel corso di una manifestazione neonazista a Budapest dell’11 febbraio 2023, insieme alla connazionale Ilaria Salis, che da quel giorno è detenuta in un carcere ungherese. (Liberoquotidiano.it)

Dopo sei udienze la Corte d’appello di Milano ha respinto la richiesta di consegna all’Ungheria di Gabriele Marchesi. (La Stampa)