A Palazzo Chigi l'omaggio all'agente della scorta di Conte morto di Covid-19

Il Messaggero INTERNO

I funzionari della polizia in forza a Palazzo Chigi hanno osservato anche un minuto di silenzio in ricordo di Guastamacchia.

A Palazzo Chigi l'omaggio all'agente della scorta di Conte morto di Covid-19. EMBED. . . Nel cortile di Palazzo Chigi risuonano le note del Silenzio, poco dopo nel piazzale antistante la sede del governo le auto della polizia lasciano suonare le sirene.

E a largo Chigi fa capolino, visibilmente commosso, il premier Giuseppe Conte, che assieme agli agenti ricorda così il sostituto commissario Giorgio Guastamacchia, l'uomo che ha perso la vita a soli 52 anni a causa del Covid-19 e che prestava servizio proprio nella scorta del presidente del Consiglio. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Per tutti noi che l’abbiamo conosciuto, per i colleghi del servizio di protezione, per i dipendenti della Presidenza del Consiglio, è un momento di grande dolore. L’agente di polizia era stato ricoverato 12 giorni fa a Roma, dopo aver contratto il coronavirus. (StatoQuotidiano.it)

Per la polizia erano presenti il responsabile dell'Ispettorato di palazzo Chigi, Michele Rocchegiani, il dirigente per la prevenzione della Questura di Roma, Massimo Improta, e il dirigente del Commissariato Trevi, Luca Cosimati. (La Repubblica)

Un giorno racconterò la tua storia.. Dammi solo il tempo di tornare lucida ed uscire da questo mare di lacrime e dolore....Ci vorrà un po' ma ce la faremo. Lei sa cosa deve fare». (Leggo.it)

Nel lungo messaggio in cui ricorda il padre, Giorgia ringrazia anche il premier Giuseppe Conte, raccontando di essere stata raggiunta da una sua telefonata di vicinanza, con “belle parole” per suo padre. (L'HuffPost)

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“Grazie a Giuseppe Conte per le belle parole verso mio padre, e per avermi chiamata stamattina facendomi le condoglianze personalmente! Nell’ultimo saluto Giorgia si rivolge direttamente al padre: “Sono stra orgogliosa di averti avuto come padre – dice ancora – Un giorno, racconterò la tua storia. (Il Fatto Quotidiano)