Imminente l'attacco a Rafah. L'Egitto teme un esodo di massa

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Città del Vaticano Le ultime condizioni dettate dal governo israeliano ai negoziatori egiziani riguarda la liberazione da parte di Hamas di almeno 20 ostaggi, tra donne, soldatesse, anziani e persone in gravi condizioni. La contropartita è quella di un ritorno per i civili palestinesi nel nord di Gaza. Ma la fine della guerra non sarà comunque dichiarata. L'esercito israeliano ha infatti ammassato nelle ultime ore decine di carri armati e veicoli blindati lungo il confine meridionale con Gaza, al valico israeliano di Kerem Shalom, vicino a Rafah e l’attacco appare imminente e inevitabile. (Vatican News - Italiano)

Su altri giornali

Raid dell’aeronautica israeliana sulla parte centrale della Striscia di Gaza sono riferiti da Al Jazeera. La sorte di Rafah è appesa al filo della proposta di accordo avanzata da Israele che Hamas sta studiando e sui cui ‘darà una risposta’. (Livesicilia.it)

L’esercito israeliano ha dichiarato domenica che alcuni suoi jet da combattimento hanno effettuato attacchi contro postazioni di Hamas e che le sue truppe continuano a operare nella Striscia di Gaza centrale, in un contesto di crescente pressione internazionale affinché l’organizzazione palestinese e Israele raggiungano un accordo per il cessate il fuoco. (LAPRESSE)

Non ci sono grossi problemi nelle osservazioni e nelle richieste che Hamas presenterà riguardo ai contenuti» della proposta, ha detto il funzionario, che ha parlato a condizione di anonimato, alla vigilia dell'incontro al Cairo con Egitto e Qatar in cui è attesa una risposta di Hamas. (Corriere del Ticino)

I bombardamenti hanno colpito in particolare le aree di Az-Zawayda e Al-Muharraga. Sono ripresi gli attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira la parte centrale della Striscia di Gaza, come riportato da Al Jazeera. (Il Fatto Quotidiano)

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"Israele sta preparando un'operazione militare su larga scala a Rafah", ha dichiarato dal canto suo alla Tass Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa). (La Gazzetta del Mezzogiorno)