Il Servizio sanitario nazionale è già un morto che cammina

Corriere Milano SALUTE

Caro Schiavi, per la terza volta in un anno e mezzo mia madre si è trovata senza medico di base. Abita a Rho, ha 86 anni e per poter avere assistenza medica, anche una semplice ricetta per i medicinali, deve rivolgersi alla Casa di Comunità che dista più di cinque chilometri da casa sua. Non ce la fa proprio. Ho spiegato il caso all’Ufficio rapporti con il pubblico dell’Asst Rhodense che mi ha risposto che non ci sono medici, mettendomi però in contatto con l’Ufficio Scelta e Revoca. (Corriere Milano)

La notizia riportata su altre testate

"Il continuo definanziamento del Servizio sanitario nazionale colloca l'Italia ultima tra i paesi del G7", avverte Cartabellotta. Secondo le stime del Def appena approvato in Cdm, nel 2024 il rapporto tra spesa sanitaria e Pil dovrebbe aumentare di oltre 7,6 miliardi di euro rispetto al 2023. (Fanpage.it)

Una diminuzione di oltre 3,6 miliardi nel 2023 rispetto all'anno precedente, seguita da un aumento di 7,6 miliardi nel 2024, che però "è solo 'illusorio, in quanto è in gran parte dovuto al fatto che non è stato perfezionato il rinnovo dei contratti dei dirigenti e dei contrattisti per il triennio 2019-2021, i cui costi non sono stati registrati nel 2023 e sono stati rinviati al 2024". (Alto Adige)

16 APR il disegno ormai era chiaro da tempo, ma oggi, per ultimo, lo mette nero su bianco la Fondazione Gimbe: l'Italia è ultima per la spesa sanitaria tra i Paesi del G7. Il DEF 2024 certifica che per l’anno 2023 il rapporto spesa sanitaria/PIL è del 6,3% e, in termini assoluti, un finanziamento di 131 miliardi di euro, quindi una diminuzione di oltre 3,6 miliardi rispetto a quanto previsto nella NaDEF 2023. (Quotidiano Sanità)

«Rispetto alle previsioni di spesa sanitaria sino al 2027 – osserva Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione – il Def 2024 certifica l’assenza di un cambio di rotta e ignora il pessimo “stato di salute” del Servizio sanitario nazionale». (HealthDesk)

"Il Piano di rilancio del Servizio sanitario nazionale elaborato dalla Fondazione Gimbe - ricorda - propone di aumentare progressivamente la spesa sanitaria, con l'obiettivo di allinearla entro il 2030 alla media dei Paesi europei, al fine di garantire il rilancio delle politiche del personale sanitario, l'erogazione uniforme dei Livelli essenziali di assistenza e l'accesso equo alle innovazioni". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

E' la Fondazione Gimbe, con il suo presidente Nino Cartabellotta, a svolgere un'analisi indipendente dei dati sulla spesa sanitaria contenuti nel Documento di economia e finanza 2024, che, oltre al bilancio consuntivo 2023, comprende anche le stime per il 2024 e per il triennio 2025-2027. (Alto Adige)