Messina Denaro, l'architetto prestanome del boss non risponde al gip

IL GIORNO INTERNO

– Si è avvalso della facoltà di non rispondere all'interrogatorio di garanzia Massimo Gentile, l'architetto arrestato due giorni fa perché ritenuto fiancheggiatore del boss mafioso Matteo Messina Denaro. L'uomo, che dal 2019 è dipendente del Comune di Limbiate (Monza), dove svolgeva l'incarico di responsabile dei procedimenti del servizio Lavori pubblici, è stato sentito nel carcere di Monza. Il suo legale, l'avvocato Antonio Ingroia non era presente in quanto all'estero, ed è stato sostituito dall'avvocato Michele Melchiorre. (IL GIORNO)

Ne parlano anche altre testate

Fino a quando è stata arrestata – il 15 marzo 2023 – Lorena Lanceri avrebbe utilizzato la Fiat 500 che fu acquistata nel 2014 dal boss latitante Matteo Messina Denaro sotto la falsa identità di Massimo Gentile. (CastelvetranoSelinunte.it)

Gentile è accusato di aver prestato l’identità al boss per comprare un’auto, una moto e per altre operazioni, come emerso da alcuni pizzini. (IL GIORNO)

Le nuove indagini hanno portato ieri a tre arresti, tra cui quello del tecnico radiologo dell’ospedale di Mazara del Vallo Cosimo Leone, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Leone avrebbe fatto fare una tac in tempi record al boss malato di cancro. (StrettoWeb)

«Il quadro di connivenze in favore del latitante, fuori e dentro le strutture sanitarie – scrive il pool coordinato dal procuratore Maurizio de Lucia – sta assumendo dimensioni allarmanti e imporrà a quest’ufficio ulteriori … (La Repubblica)

Se gli elementi di prova mi dovessero convincere che ci sono responsabilità da parte dell'architetto Massimo Gentile qualche problema me lo farei. Ma dalle prime notizie che mi hanno fornito i familiari con cui ho parlato, lui è in grado di spiegare la sua posizione". (Il Messaggero Veneto)

Arese, assalto alla Conad con auto ariete Due nuovi T-red sulle strade tra Senago e Garbagnate (Il Notiziario)