La Lega contro il documentario di Giulia Innocenzi: "Un film scandalistico, in Italia non ci sono allevamenti di grandi dimensioni"

Di certo non è una realtà rasserenante quella messa in evidenza dalla giornalista Giulia Innocenzi nel suo docufilm Food for profit, ma questo feroce atto di denuncia sui maltrattamenti subiti dagli animali negli allevamenti intensivi sparsi in tutta Europa, Italia inclusa, non è nemmeno, almeno secondo la professionista «una criminalizzazione delle produzioni animali in generale» come ritenuto, invece, dal Consigliere leghista della Regione Emilia Romagna, Fabio Rainieri (Gambero Rosso)

Se ne è parlato anche su altri media

Questa sera , al Cinema Teatro Delle Rose di Piano di Sorrento , è stata presentata con grande enfasi la terza edizione della rassegna cinematografica a cura di Claudio Celentano ( nella foto ) , che ha lasciato il pubblico senza fiato con la proiezione di un documentario che agita le coscienze e scuote le fondamenta dell’indifferenza: “Food for Profit”, firmato dalla giornalista Giulia Innocenzi e dal regista Pablo D’Ambrosi. (Positanonews)

Dopo un'anteprima internazionale al Parlamento Europeo lo scorso febbraio, il documentario "Food for Profit" sta creando un vero scossone mediatico anche grazie alla forte eco generata dai social. (Telebari)

E' la storia di tre adolescenti lasciati ai margini del normo-sistema circostante e quasi invisibili agli occhi del tessuto familiare d’appartenenza, adibiscono a rifugio gli interni di uno spazio abbandonato. (Il Giornale d'Italia)

Una tra le paure più comuni dei bambini… E se invece il lupo fosse un personaggio davvero simpatico?! Beh, allora ‘perdersi’ da soli nella foresta sarebbe un’esperienza entusiasmante. Gli allievi e le allieve porteranno in scena il frutto del lavoro svolto settimanalmente a partire da ottobre, guidati dagli attori e formatori Giancarlo Luce, Erika Grillo e Chiara Petillo . (Tarantini Time Quotidiano)

Leonardo DiCaprio entra nel dibattito sugli allevamenti ittici – Leonardo DiCaprio, l’attore hollywoodiano noto per il suo impegno ambientalista e per ruoli iconici in film come Titanic e Il grande Gatsby, ha recentemente acceso i riflettori sulla questione dell’allevamento di salmoni a rete aperta nella Columbia Britannica. (PesceInRete)

Ma come, un documentario che mostra le atrocità degli allevamenti intensivi su mucche, maiali e polli zeppi di antibiotici, sussidi europei e sversamenti inquinanti in ogni dove, è tra i maggiori incassi nel sistema distributivo cinematografico italiano a fine inverno con le sale a pieno regime? La risposta è sì. (Il Fatto Quotidiano)