Coronavirus: tutte le misure del nuovo decreto liquidità

La Legge per Tutti ECONOMIA

Per tutte le imprese la garanzia può essere rilasciata fino al 31 dicembre 2020 e per finanziamenti non oltre sei anni.

È la cifra che il Governo mette a disposizione nel nuovo decreto liquidità per dare ossigeno al sistema economico e produttivo, duramente colpito dall’emergenza coronavirus.

Ma anche quello sanitario e l’agroalimentare, tra gli altri, così come quelle piccole e medie imprese considerate strategiche per lo sviluppo del sistema Paese. (La Legge per Tutti)

La notizia riportata su altri giornali

La curva dei contagi è in discesa ma la guardia deve rimanere alta finché i dati forniti dagli esperti che consigliano il Governo non disporranno diversamente. una garanzia fino 100% con l’intervento di confidi, solo per i soggetti beneficiari con ammontare di ricavi non superiore 3,2 milioni di euro. (Fiscoetasse)

Le piccole imprese In questa categoria il decreto fa rientrare le imprese fino a 499 dipendenti. In questo caso la garanzia pubblica non è mai al 100%. (Corriere della Sera)

E che le fasce d’intervento variano, anch’esse, con le dimensioni delle imprese. E la somma che si può richiedere non deve superare il 25% del fatturato del 2019, secondo la bozza di decreto in circolazione. (Corriere della Sera)

Il clima, viene riferito, è di “massima collaborazione”, alla ricerca delle “migliori soluzioni” per dare risposte alle imprese. Per scioglierlo Giuseppe Conte convoca in mattinata a palazzo Chigi il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e l’ad di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo. (Il Riformista)

Il ministro dell'Economia e i tecnici del Mef ritengono che garante sia la Sace, società controllata da Cassa depositi e prestiti. Il governo Conte è al lavoro per definire i dettagli del decreto che prevede la messa a disposizione di liquidità e di garanzie sui prestiti per aziende e tessuto economico, colpiti dal lockdown connesso al Coronavirus (Corriere di Viterbo)

L'importo complessivo arriva fino a un massimo di 200 miliardi di euro, di cui almeno 30 miliardi sarebbero destinati alle piccole e medie imprese. In particolare, 200 miliardi sarebbero destinati ai prestiti, "c on garanzie fino al 90% per tutte le imprese, senza limiti di fatturato ", mentre altri 200 miliardi ai crediti " destinati al sostegno dell'export ". (ilGiornale.it)