Iran, nuova ondata di repressione per il velo: estorsioni e abusi

LAPRESSE ESTERI

La campagna 'Nour' prevede una rigida applicazione dell'obbligo di indossare correttamente l'hijab Nuova stretta sull’applicazione dell’obbligo di indossare il velo per le donne da parte del governo dell’Iran. Il Paese degli ayatollah ha lanciato il 13 aprile (lo stesso giorno dell’attacco contro Israele) una campagna denominata ‘Nour’ che prevede una rigida applicazione dell’obbligo di indossare correttamente l’hijab. (LAPRESSE)

Ne parlano anche altri media

L’Iran moltiplica le linee del fronte, impegnato con missili e droni contro le minacce esterne e una durissima repressione dentro i confini nazionali. Sui social è apparso l’hashtag 'guerra alle donnè: tre parole per dire che la violenta stretta per chi non indossa il velo in pubblico ha oltrepassato il limite dei precetti islamici, aprendo un conflitto contro metà della popolazione. (Gazzetta del Sud)

Il disperato messaggio vocale dal carcere della Premio Nobel: "Cosa vi chiedo per noi donne" Ricordate quella sedia vuota alla cerimonia dei Nobel? Era di Narges Mohammadi che è tornata a far sentire la sua voce da dietro le sbarre. (Milleunadonna.it)

La premio Nobel per la pace iraniana Narges Mohammadi, detenuta a Teheran dal 2021, ha esortato gli iraniani a sollevarsi contro "la guerra totale contro le donne" nel suo Paese, dopo che le autorità hanno intensificato i controlli sul velo in strada. (Il Messaggero Veneto)

Nelle scorse settimane la polizia iraniana aveva annunciato misure «più severe» per costringere le donne iraniane a coprirsi capo e capelli e arrendersi al regime che le vuole senza diritti né libertà. (La Stampa)

Il capo della Polizia, Abasali Mohammadian aveva annunciato la nuova operazione Nour in tv dichiarando che la polizia di Teheran e di altre città avrebbe iniziato a adottare “misure contro coloro che violano la legge sull’hijab”. (Sky Tg24 )

Da 45 anni il popolo iraniano è impegnato in una resistenza per l’ottenimento della libertà, per uno stato democratico iraniano contro un regime che cerca di distruggere una cultura millenaria, quella persiana. (Amnesty International)