Perché la Cina potrebbe far fallire l'embargo al petrolio russo

Today.it ECONOMIA

L'organizzazione mondiale dei paesi produttori di petrolio e i suoi alleati, il gruppo noto come Opec+, corre ai ripari dopo l'ingresso dell'embargo Ue alle importazioni (via mare) di petrolio russo e il price cap concordato tra Ue, G7 e Australia. E trova la sponda della Cina, impegnata ad allentare le misure Covid che hanno eroso i consumi nel più grande paese importatore di petrolio al mondo. Pechino ha invitato la comunità internazionale a compiere sforzi costruttivi per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico globale. (Today.it)

Ne parlano anche altri giornali

C'è attesa per capire se il tetto di 60 dollari al barile del petrolio russo (10% della produzione mondiale) deciso dall'Ue e dal G7, con inizio il 5 dicembre e quello relativo ai prodotti raffinati previsto il 5 febbraio prossimo, avranno un impatto inflazionistico per i sanzionatori oppure no. (Italia Oggi)

E, fra l'incertezza sull'impatto che le nuove misure avranno, l'Opec+ - l'organizzazione dei Paesi esportatori di greggio - prende tempo e mantiene invariati gli attuali livelli di produzione, lasciandosi però la porta aperta a un intervento in qualsiasi momento a seconda delle condizioni del mercato. (ilmessaggero.it)

Sopra tale soglia saranno impediti anche servizi come il trasporto marittimo e l’assicurazione dei carichi. L’embargo contro il petrolio russo è entrato in vigore dalla giornata di ieri nell’Unione Europea. (InvestireOggi.it)

Secondo il piano Mosca sta valutando di imporre un prezzo fisso per i barili russi o di stabilire sconti massimi sui benchmark internazionali ai quali possono essere venduti. (Borse.it)

Lo ha affermato il, secondo quanto riportato dall’agenza di stampa Interfax."È attualmente in fase di finalizzazione con le società", ha sottolineato Novak, esprimendo fiducia che la misura saràIl 3 dicembreha comunicato l’entrata in vigore del price cap il2022 per il greggio e il 5 febbraio 2023 per i prodotti petroliferi raffinati (il prezzo per i prodotti raffinati sarà definito in seguito). (Teleborsa)

C’era da aspettarsi una mossa della Russia dopo la decisione del G7 di stabilire un prezzo fisso al barile di petrolio russo. Una scelta che limita i rincari che si sono verificati in questi mesi, e che non è stata ben digerita da Mosca. (La Legge per Tutti)