“La psichiatria si è trasformata, i violenti parcheggiati qui”. Un anno fa l'omicidio Capovani

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– “Dovrei pensare alle cose che ho, alle cose che vorrei e come raggiungerle, e poi a come difenderle". Comincia così, con una citazione di una canzone dei Linea77, il gruppo musicale alternative metal torinese, il nostro viaggio all’interno del reparto Spdc, la psichiatria dell’ospedale Santa Chiara di Pisa. Qui, un anno fa, il 21 aprile, la dottoressa e direttrice del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Pisa, Barbara Capovani, fu brutalmente uccisa mentre usciva dal lavoro, per la procura, da un uomo che era stato ricoverato in quel reparto. (LA NAZIONE)

Su altri giornali

Inaugurato, alla presenza delle autorità, lo storico laboratorio scientifico dell'ex ospedale psichiatrico recentemente riallestito e restaurato grazie al contributo della Fondazione... (Virgilio)

Oggi (21 aprile) ad un anno dalla feroce aggressione che portò alla morte di Barbara Capovani, i colleghi e gli amici più cari hanno voluto ricordare la dottoressa. Un minuto di silenzio e la deposizione di un mazzo di fiori è stata la breve cerimonia che si è svolta all’Spdc di Pisa (LuccaInDiretta)

Non un luogo qualsiasi per commemorare la dirigente di psichiatria del Santa Chiara di Pisa morta a seguito dell’aggressione subita il 21 aprile dello scorso anno e per la quale oggi è a processo Gianluca Paul Seung. (LA NAZIONE)

“Aveva una personalità forte, dirompente. Ma aveva coscienza dei rischi, soprattutto si preoccupava per i suoi colleghi, per gli infermieri. (LA NAZIONE)

Per questa ragione domenica mattina si sono dati appuntamento all’esterno del reparto Spdc (servizio psichiatrico di diagnosi e cura) di Pisa: qua è stato deposto un mazzo di fiori e osservato un minuto di silenzio. (Corriere Fiorentino)

Lui non lo sa neppure ma se oggi conduce una vita finalmente normale lo deve anche a quella dottoressa, minuta ma caparbia che ha pagato il prezzo più alto per mettersi a disposizione degli altri. (LA NAZIONE)