Il 33,8% delle famiglie italiane non ha un computer

TRUENUMBERS ECONOMIA

Invece, nelle regioni del Nord la proporzione di famiglie con almeno un computer in casa è maggiore.

Non parliamo di dispositivi all’avanguardia, ma se guardiamo i dati più aggiornati relativi alle indagini dell’Istat vediamo che il 33,8% delle famiglie italiane non ha un computer o un tablet in casa.

Le famiglie italiane e l’accesso a internet. Ma è interessante anche vedere quante sono le famiglie italiane che non hanno un accesso internet da casa perché si tratta di uno strumento indispensabile per mantenere un legame con l’esterno in questo periodo di quarantena. (TRUENUMBERS)

Su altre fonti

Nel Nord, inoltre, la quota di famiglie in cui ogni componente possiede un pc si attesta oltre il 26,3%. La percentuale maggiore di famiglie senza computer si registra nei comuni di piccole dimensioni (39,9% in quelli fino a 2mila abitanti), la minore è invece nelle aree metropolitane (28,5%). (Il Primato Nazionale)

Nel Nord, inoltre, la quota di famiglie in cui tutti i componenti hanno un pc sale al 26,3%. Nel 22,7% delle famiglie sono meno della metà i componenti che hanno a propria disposizione un pc da utilizzare. (AGI - Agenzia Italia)

Rispetto alla dimensione del comune, la percentuale più alta di famiglie senza computer si osserva nei comuni di piccole dimensioni (39,9% in quelli fino a 2.000 abitanti), la più bassa nelle aree metropolitane (28,5%). (Salernonotizie.it)

L'aumento più rilevante riguarda le vendite dei beni alimentari (+8,2% in valore e +7,8% in volume), ma risultano in crescita anche quelle dei beni non alimentari (+3,8% in valore e +4,3% in volume). Su base tendenziale, a febbraio, si registra una crescita del 5,7% in valore e del 5,8% in volume. (Il Messaggero)

Viceversa, nelle regioni del Nord la proporzione di famiglie con almeno un computer in casa è maggiore. Rispetto alla dimensione del comune, la percentuale più alta di famiglie senza computer si osserva nei comuni di piccole dimensioni (39,9% in quelli fino a 2.000 abitanti), la più bassa nelle aree metropolitane (28,5%). (il Fatto Nisseno)

Il lockdown delle attività produttive "ha quindi amplificato le preoccupazioni e i disagi derivanti dall'emergenza sanitaria, generando un crollo della fiducia di consumatori e imprese". (TUTTO mercato WEB)