Gli italiani perché non hanno aderito alla nuova Rc auto familiare?

Proiezioni di Borsa ECONOMIA

A seguito dell’analisi svolta da Nielsen è chiaro perché gli italiani non hanno aderito alla nuova Rc auto familiare.

A questo punto sorge il dubbio: perché gli italiani non hanno aderito alla nuova Rc auto familiare?

La nuova Rc auto familiare permette di acquisire la classe di merito di un altro veicolo di un familiare stabilmente convivente.

Gli automobilisti da sei mesi hanno la possibilità di aderire alla nuova Rc auto familiare. (Proiezioni di Borsa)

Ne parlano anche altri media

Quel che conta però è che il ribasso dei prezzi si è verificato su tutto il territorio nazionale, senza distinzioni tra nord e sud. Un esempio su tutti è quello legato alle polizze per l’assicurazione della propria auto, i cui prezzi grazie al lockdown degli scorsi mesi sono calati in maniera importante rispetto al 2019. (FormulaPassion.it)

A circa sei mesi dall’approvazione della nuova Rc auto familiare da parte del governo, solo due italiani su dieci hanno usufruito della possibilità per i componenti di una famiglia di ottenere la classe di merito migliore per un altro veicolo di proprietà. (InvestireOggi.it)

In particolare, a livello territoriale, emerge che tra coloro che hanno sottoscritto una polizza tra marzo e giugno, sono stati soprattutto i residenti del Sud e delle isole ad aver fatto ricorso all’Rc familiare (31,6%), seguiti, a breve distanza, dagli abitanti del Nord Est (29,3%). (Il Gazzettino)

Il vantaggio offerto dalla norma è massimo soprattutto per i neopatentati e infatti, guardando alle fasce anagrafiche di chi ha sottoscritto una polizza tra marzo e giugno, il 46,9% degli assicurati con un’età compresa tra 18 e 24 anni ha dichiarato di aver utilizzato l’RC familiare. (FormulaPassion.it)

A inizio anno è entrata in vigore la cosiddetta RC familiare. Considerando una famiglia che assicura 2 auto in prima classe di merito e 2 scooter in classe 14, la spesa totale sostenuta sfiorerebbe addirittura i 2.000 euro. (La Stampa)