Neofascisti a Dongo: "Sono stati identificati?" - Neofascisti a Dongo

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IL GIORNO INTERNO

"Sono stati identificati i neofascisti che hanno partecipato al raduno di Dongo?". Se lo chiedono la comasca Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera e Federico Fornaro, deputato Dem, firmatari dell’interpellanza urgente e presenti domenica alla manifestazione antifascista organizzata dall’Anpi a Dongo. "Come ogni anno anche ieri a Dongo e a Giulino di Mezzegra abbiamo assistito a manifestazioni e celebrazioni di chiaro stampo neofascista, con persone in divisa nera, inquadrati militarmente, che ancora una volta hanno offeso la memoria di quei luoghi. (IL GIORNO)

Su altre fonti

La cripta di Benito Mussolini a Predappio, in una immagine di archivio. Foto Ansa Un centinaio di persone hanno commemorato il 79° anniversario della morte di Benito Mussolini senza esibizioni provocatorie. (AltaRimini)

Domenica a Giulino di Mezzegra, davanti a Villa Belmonte, dove il Duce e Claretta Petacci furono uccisi, e a Dongo, dove il convoglio in fuga fu fermato la mattina del 27 aprile 1945 e dove furono fucilati gli altri gerarchi, è andato in scena il solito siparietto di saluti romani alla chiamata “Presente", da parte di un’ottantina di neofascisti contestati da duecento persone che hanno intonato “Bella Ciao”. (IL GIORNO)

Un’ottantina di militanti dell’estrema destra hanno omaggiato con saluti romani alla chiamata del “presente”, i 15 tra ministri e gerarchi fascisti che il 28 aprile 1945 nel tentativo di fuggire verso la Svizzera, vennero catturati insieme a Mussolini e fucilati a dai partigiani a Dongo. (Corriere TV)

I due deputati ha portato in Parlamento la vicenda con un’interpellanza urgente. Presenti, con l’associazione partigiani, anche la capogruppo Dem alla Camera, la comasca Chiara Braga e il collega d’aula Federico Fornaro (ComoZero)

Perché è la cronaca stessa a darle ragione. Quando Giorgia Meloni dice che la sinistra non ha argomenti e grida solo al pericolo del ritorno del fascismo non ha torto. (Liberoquotidiano.it)

“Bella ciao” a Dongo sul lago di Como durante la commemorazione fascista (La Stampa)