A marzo e aprile le piogge hanno portato l'idroelettrico italiano a livelli record

Energia Oltre ECONOMIA

Nei prossimi giorni le utility diffonderanno al mercato i risultati del primo trimestre 2024, e sicuramente i dati dell’idroelettrico avranno un peso rilevante Le abbondanti piogge e le nevi che sono cadute sull’arco alpino tra marzo e aprile hanno avuto un notevole effetto sulla produzione di energia idroelettrica, che ha fatto registrare degli aumenti anno su anno tra il 50% e il 100%. IDROELETTRICO: I MAGGIORI IMPIANTI ITALIANI A gestire il maggior numero di impianti idroelettrici italiani sono Enel (con circa 500 impianti per 16 GW di capacità installata), A2A (2 GW di capacità con impianti in Lombardia, Friuli Venezia-Giulia e Calabria) e Compagnia Valdostana delle Acque (CVA), con circa 1 GW di capacità e 32 impianti, tutti concentrati in Valle d’Aosta. (Energia Oltre)

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Le nuove piogge e nevicate sui rilievi alpini degli ultimi giorni mettono al sicuro la disponibilità idrica del Distretto del fiume Po. Se ad aprile 2023, prima delle alluvioni di maggio, la disponibilità idrica era ai minimi storici, ora le precipitazioni di marzo e aprile hanno favorito un’importate ripresa dei deflussi in tutti i corsi d’acqua del distretto e il riempimento di tutti i principali invasi, grandi laghi compresi. (MeteoWeb)

Le abbondanti e ripetute precipitazioni registrate nei mesi di marzo e aprile hanno favorito “un’importate ripresa dei deflussi in tutti i corsi d’acqua del Distretto e il riempimento di tutti i principali invasi”. (MilanoToday.it)

Di nuovo in crescita, il fiume, dopo le piogge abbondanti degli ultimi giorni. In poche ore, complici soprattutto le precipitazioni che hanno interessato il Piemonte, il Po in terra Parmense ha guadagnato due metri d’acqua ed è tuttora in aumento (aumento che si prevede possa continuare fino alle primissime ore di domani, sabato 4 maggio). (Gazzetta di Parma)

Le abbondanti e ripetute precipitazioni registrate a Piacenza nei giorni scorsi, come nel resto del nord Italia, hanno favorito un’importate ripresa dei deflussi in tutti i corsi d’acqua del Distretto, rimpinguando al tempo stesso tutti i principali invasi, grandi laghi compresi. (Libertà)

Le precipitazioni che sulle Alpi sono risultate quasi sempre nevose a quote medio-alte hanno consentito il raggiungimento di valori record, per il periodo, del manto nevoso”. (piacenzasera.it)

La stagione in corso procede ben oltre le più rosee aspettative in termini di disponibilità idrica; le abbondanti e ripetute precipitazioni registrate nei mesi di marzo e aprile hanno favorito un’importate ripresa dei deflussi in tutti i corsi d’acqua del Distretto e il riempimento di tutti i principali invasi, Grandi Laghi compresi. (CremonaOggi)