Quella del Sessantesimo è una Biennale dell’altro mondo

Pietrangelo Buttafuoco L’arte e la politica. Il padiglione della Russia è chiuso (per volere degli organizzatori), quello di Israele è mezzo chiuso (lo hanno deciso gli artisti finché gli ostaggi a Gaza non saranno liberati), quello del Vaticano è spalancato (e inneggia alla pace). Siamo alla 60esima Biennale d’arte, a Venezia fino a 24 novembre, la prima del presidente Pietrangelo Buttafuoco, scrittore, ex dirigente del Movimento sociale e convinto supporter del berlusconismo, che ha preso il posto di Roberto Ciccutto, nominato da Dario Franceschini nel 2020, a sua volta successore di Paolo Baratta, che nel 1998 venne nominato da Walter Veltroni e Romano Prodi (Italia Oggi)

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Sarà stato il titolo a suggestionarmi, ma quest’anno negli spazi della Biennale d’Arte di Venezia mi è sembrato di sentir parlare più lingue del solito: davanti a me al bookshop, in fila per acquistare la versione economica del catalogo, tutti si lamentavano (in inglese, francese, spagnolo) che fosse disponibile soltanto in italiano (la versione inglese ovviamente esiste, ma per qualche motivo, o errore, non era ancora disponibile). (Rivista Studio)

«L’espressione Stranieri Ovunque – spiega Adriano Pedrosa, curatore della Biennale d'Arte 2024 - ha più di un significato. Innanzitutto, vuole intendere che ovunque si vada e ovunque ci si trovi si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo dappertutto. (Vanity Fair Italia)

Nella Biennale più colorata di sempre, anche il cielo si tinge. Una densa nube magenta si è alzata in mattinata dall’Isola di San Giacomo in Padulo, avamposto veneziano della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dove la padrona di casa Patrizia Sandretto, insieme ad Hans Hulrich Obrist e all’artista, danzatrice e coreografa coreana Eun-Me Ahn, ha accolto i principali protagonisti del mondo dell’arte italiano e internazionale giunti a Venezia per la 60ma Biennale. (Il giornale dell'Arte)

Tra le decine di eventi in calendario, ce n’è uno in particolare che interpreta il tema in chiave gastronomica, utilizzando l’alimento che storicamente e culturalmente ha da sempre rappresentato un terreno di condivisione, privo di frontiere, il pane. (Dissapore)

L'apertura della Biennale d'Arte porta a Venezia ancora più visitatori, questa volta pescando tra un pubblico selezionato e interessato di chi ama l'arte, il design e la passione per le cose autentiche. (Vogue Italia)

Il padiglione dell'Italia: Massimo Bartolini, “Bodhisattva pensieroso su La bemolle”, 2024 - Agostino Osio per AltoPiano/La Biennale di Venezia (Avvenire)