Valentino, Alessandro Michele è il nuovo direttore creativo

– Il nuovo direttore creativo di Valentino è Alessandro Michele. Le voci che lo davano favorito alla successione di Pierpaolo Piccioli che ha lasciato pochi giorni fa si sono rivelate vere. E il mondo della moda gioisce perché un bravissimo stilista come Piccioli che in Valentino ha lavorato per 25 anni e come direttore creativo per gli ultimi otto, viene sostituito da un collega del suo calibro, esperto, preparato, appassionato, visionario e completamente assorbito dall’amore per la bellezza come Michele. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Michele inizierà la sua nuova avventura al timone della griffe di proprietà di Mayhoola martedì 2 aprile. Alessandro Michele è il nuovo stilista di Valentino. (laconceria.it)

Alessandro Michele è il nuovo direttore creativo della Maison Valentino è come una questione d’amore. (Dire)

A dare la notizia ufficiale è Vogue Business che riporta la dichiarazione del nuovo direttore. “E’ un onore incredibile – ha detto Alessandro Michele – sento l’immensa gioia e l’enorme responsabilità di entrare a far parte di una Maison de Couture che ha la parola “bellezza” scolpita in una storia collettiva”. (Il Clandestino Giornale)

Colpo di scena in casa Valentino e nel mondo della moda: Alessandro Michele è stato nominato oggi direttore creativo della casa di moda romana dopo l’uscita da Gucci nel novembre del 2022. Michele sostituisce Pierpaolo Piccioli che ieri aveva confermato le sue dimissioni dal gruppo romano. (Wall Street Italia)

L’azienda ha raggiunto un fatturato totale di 373,7 miliardi di RMB, ovvero un incremento su base annua dell’8,10%. Contestualmente, l’utile netto attribuibile agli azionisti ha raggiunto i 33,7 miliardi di RMB, con un incremento del 14,10% rispetto all’anno precedente, raggiungendo la crescita maggiore dal 2019. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

"Oggi cerco le parole più adatte per dire la gioia e renderle omaggio: i sorrisi che scalciano in petto, il senso di profonda gratitudine che accende gli occhi, quel momento prezioso in cui necessità e bellezza si tendono la mano", le parole del designer (Il Fatto Quotidiano)