Campi Flegrei, servizio choc della tv svizzera: «Napoli sepolta sotto 30 metri di cenere». Ingv: «Nessun segnale di eruzione imminente»

ilmessaggero.it INTERNO

Che i Campi Flegrei rappresentino una minaccia per la sicurezza dei cittadini di Napoli è un fatto ormai noto. Ma quello che afferma la tv pubblica svizzera di lingua italiana, RSI, non farà di certo dormire sonni tranquilli agli abitanti dell'area. In un servizio pubblicato su YouTube, dal titolo «Napoli, il supervulcano che minaccia l’Europa», viene ipotizzato uno scenario catastrofico, in cui l'eruzione dei Campi Flegrei finirebbe per seppellire il capoluogo partenopeo «sotto 30 metri di materiale vulcanico». (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri media

Tutti i dati forniti da tale sistema, al momento, non mostrano evidenze dell’imminenza di una eruzione vulcanica, tantomeno di grandi proporzioni". La caldera è monitorata da un sistema di monitoraggio multiparametrico continuo. (Gazzetta del Sud)

Poche ore dopo una nota dell’Ingv ribatte: «Tutti i dati forniti da tale sistema, al momento, non mostrano evidenze dell’imminenza di una eruzione vulcanica, tantomeno di grandi proporzioni (Bollettini di sorveglianza dei vulcani campani)». (La Città Flegrea)

Nei Campi Flegrei “è tutto sotto controllo, sono fenomeni ciclici che si ripetono e che chiaramente incidono sulla psicologia delle persone, ma non impattano sulla sicurezza né abitativa né delle infrastrutture”. (MeteoWeb)

VIDEO | Un documentario della tv svizzera di lingua italiana Rsi prova a capire cosa accadrebbe se il “supervulcano” dai quaranta crateri si risvegliasse. Le voci dei cittadini preoccupati e degli scienziati Sepolta sotto 30 metri di cenere: potrebbe essere questo il destino della città di Napoli se eruttasse il vulcano dei Campi Flegrei (LaC news24)

Continua a tremare la terra nella provincia di Napoli. Il più lungo, quello registrato dalle 7.35 del 14 aprile, è il frutto di 71 terremoti che hanno raggiunto una magnitudo massima di 3.7.È quanto emerge dal bollettino settimanale diffuso ieri dall’Ingv, che segnala anche un aumento della velocità di sollevamento della terra: un centimetro in due giorni (9 e 10 aprile). (La Stampa)