«Milioni di cittadini colpiti da attacchi hacker della Cina». La denuncia di Usa e Uk

Il Sole 24 ORE ESTERI

Una vasta campagna di spionaggio informatico portata da un gruppo «sponsorizzato dallo Stato» cinese, che avrebbe colpito milioni di persone tra legislatori, accademici, giornalisti, e aziende tra cui anche appaltatori della difesa. È questa l’accusa mossa dai governi di Stati Uniti, Regno Unito e Nuova Zelanda che hanno imposto sanzioni e puntato il dito contro Pechino e la sua guerra cyber contro i tre Paesi. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE DA PECHINO Quaranta milioni di nomi e indirizzi di cittadini britannici rubati da hacker (di Stato) cinesi; malware piazzati nei sistemi di difesa, nelle reti elettriche e in altre infrastrutture civili degli Stati Uniti, sempre da parte di pirati cinesi che operano nel cyberspazio. (Corriere della Sera)

Secondo l’accusa annunciata in contemporanea dai governi di Washington e di Londra, decine di hacker al servizio di Pechino sono riusciti a entrare nelle email e negli acconti digitali di milioni di persone in America e in G… (la Repubblica)

Il governo cinese finisce nel mirino di Stati Uniti e Regno Unito. Più nel dettaglio, sembrerebbe che nel corso degli ultimi anni il gruppo di cybercriminali denominato "Advanced Persistent Threat 31" (APT31), identificato come un braccio del Ministero della sicurezza di stato cinese, abbia colpito senatori americani, parlamentari britannici e funzionari governativi di tutto il mondo che hanno criticato duramente Pechino (WIRED Italia)

A scoperchiare il vaso di Pandora è stata per prima Londra, accusando apertamente Pechino di essere dietro il prolungato cyberattacco contro gli archivi della Commissione elettorale britannica, condotto a partire dall'agosto 2021 secondo quanto denunciato la scorsa estate e attribuito inizialmente a non meglio precisati «attori ostili». (Avvenire)

La presa di posizione segue gli esiti delle indagini svolte da Londra in relazione ad un attacco informatico realizzato a suo tempo contro il database della Commissione elettorale nazionale britannica. (Il Fatto Quotidiano)

Washington e Londra hanno imposto sanzioni a persone ed entità ritenute coinvolte. Le attività di disturbo sarebbero … (La Stampa)