Biennale Venezia, padiglione Israele chiuso fino a liberazione ostaggi

Il messaggio affisso sulla porta dell'esposizione “L’artista e i curatori del padiglione di Israele apriranno la mostra quando sarà raggiunto l’accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi“. Recita così il messaggio scritto su un foglio bianco e affisso alla porta del padiglione di Israele alla Biennale di Venezia. Oggi la Biennale aprirà per un’anteprima mediatica, ma il padiglione israeliano rimarrà appunto chiuso. (LAPRESSE)

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Il padiglione di Israele alla 60^ Biennale di Venezia, che doveva aprire oggi, resterà chiuso "sino a che non sarà pattuito un cessate il fuoco e non saranno liberati gli ostaggi" nelle mani di Hamas. La decisione del curatore e dell'artista, Ruth Patir, non è quella di cancellare l'esibizione, "ma è una scelta di solidarietà con le famiglie degli ostaggi e la grande comunità di Israele che chiede un cambiamento". (L'HuffPost)

Si è parlato a lungo, nei mesi scorsi, dell’opportunità di avallare la presenza del Padiglione di Israele alla 60. Esposizione d’Arte di Venezia. (Artribune)

L’esposizione non verrà cancellata «ma è una scelta di solidarietà con le famiglie dei prigionieri e la grande comunità di Israele che chiede il cambiamento», spiega Patir al Guardian. Il padiglione di Israele alla Biennale di Venezia, che doveva aprire oggi, resterà chiuso fino a quando non sarà raggiunto un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e sulla liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas. (Open)

«Mi dispiace, ma credo sia una cosa importante», così l’artista Ruth Patir ha commentato la decisione di tenere chiuso il padiglione israeliano alla Biennale di Venezia fino a quando non ci sarà il cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza e Hamas non libererà i 97 ostaggi che tiene ancora prigionieri. (Rivista Studio)

Categorie: di Redazione , scritto il 16/04/2024Categorie: Attualità Rimarrà chiuso fino alla liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas dal 7 ottobre il Padiglione di Israele alla Biennale di Venezia. Lo hanno fatto sapere artisti e curatori con un cartello appeso stamani alle porte del padiglione, situato nei Giardini della Biennale. (Finestre sull'Arte)

O meglio, non aprirà " sino a che non sarà pattuito un cessate il fuoco e non saranno liberati gli ostaggi ". Sono centinaia gli israeliani ancora nelle mani di Hamas dopo l'assalto dl 7 ottobre e quello di Patir vuol essere un gesto simbolico, una " scelta di solidarietà con le famiglie degli ostaggi e la grande comunità di Israele che chiede un cambiamento ". (ilGiornale.it)