Generali, ecco perché Caltagirone, Del Vecchio e Mediobanca si scontrano per il controllo della compagnia

Corriere della Sera ECONOMIA

Dall’altra parte c’è il socio storico di riferimento, Mediobanca, che ha il 12,8% del capitale e da sempre ha un peso determinante nella scelta dei vertici, anche perché dai dividendi di Generali deriva circa un terzo degli utili della banca d’affari

Due tra i principali imprenditori italiani, Francesco Gaetano Caltagirone (Cementir, Caltagirone Editore) e Leonardo Del Vecchio (EssilorLuxottica ma anche Mediobanca e Unicredit), azionisti storici del gruppo, hanno gradualmente scalato il «Leone di Trieste» (così è anche chiamata Generali dal nome del suo logo che riprende il leone alato di San Marco) acquistando azioni sul mercato arrivando insieme a quasi il 15% del capitale. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Doppia furbata di Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio per infastidire Mediobanca nella definizione dei nuovi vertici di Assicurazioni Generali. IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DI GENERALI. Gabriele Galateri di Genola, presidente di Generali, ha dichiarato: “Sono profondamente dispiaciuto per la decisione presa da Bardin. (Startmag Web magazine)

Da segnalare che, in tutto, il patto detiene una quota pari al 16,133% del capitale di Generali, rispetto al 17,22% di Mediobanca. Equita ieri ha confermato la valutazione hold e target price di 20,7 euro su Generali. (Finanzaonline.com)

Il disimpegno dal Cda consente però a Del Vecchio e Caltagirone di rastrellare altre azioni in silenzio di Poste Italiane Del Fante sarebbe il nome su cui punta con più decisione il duo Del Vecchio- Caltagirone. (Il Fatto Quotidiano)

Nel frattempo, potrebbero non mancare soprese: l'uscita dal cda da parte di Caltagirone e Delfin permetterà ai due soci di rafforzarsi con più facilità nel capitale Generali, senza dover rispettare i black period e senza dover comunicare ogni singola operazione di shopping. (ilGiornale.it)

Sarà il board, al momento riunito, che dovrà eventualmente decidere se cooptare due nuovi consiglieri e integrare il comitato nomine e in che tempi farlo. Le indiscrezioni, che al momento non trovano conferma, chiamano in causa Sabrina Pucci. (Il Sole 24 ORE)

Caltagirone, Bardin, Del Vecchio e Generali. La mossa di Romolo Bardin, uomo di fiducia di Leonardo Del Vecchio (diventato l’uomo più ricco d’Italia con un patrimonio di 35 miliardi di dollari) arriva in un momento molto particolare per Generali. (Forbes Italia)