Ragazzi si fingono gay nelle chat: «Vogliamo punire i pedofili». In cella i baby-giustizieri

ilmessaggero.it INTERNO

Rapine e sequestri punitivi nei confronti di uomini che cercavano sesso facile, soprattutto con ragazzini. Per i giovanissimi “giustizieri”, due ragazzi di 20 e 19 anni che erano stati arrestati in un casolare a Vedelago nel febbraio dello scorso anno insieme a un 16enne (per cui procede la Procura dei minori di Venezia, ndr), ieri è arrivata la sentenza di condanna con rito abbreviato: il gup Piera De Stefani ha inflitto 6 anni e 3 mesi di reclusione per il 20enne, difeso dall’avvocato Elisa Berton, e 6 anni e 10 giorni per il 19enne, difeso dall’avvocato Nicoletta Gasbarro. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Avrebbero preso spunto da una serie di documentari tv statunitensi per rintracciare presunti pedofili online. (Fanpage.it)

La memoria corre lontana al 1974 quando nei cinema di tutto il mondo uscì Il Giustiziere della Notte, capolavoro che identificò per sempre il grande Charles Bronson come l'uomo più incazzato del globo. (Il Giornale d'Italia)

E’ successo otto volte, nel trevigiano, e ieri due giovani di 19 e 20 anni sono stati condannati dal Tribunale di Treviso, su accoglimento delle richieste del pm Barbara Sabattini, a più di 6 anni ciascuno, con rito abbreviato (L'Eco Vicentino)

Tre ragazzi adescavano su una chat dei gay o dei pedofili, e poi li punivano. L’idea ai tre - due di 19 e 20 anni, e uno di 15 - era venuta guardando su Youtube To catch a predator, la serie tv americana che si proponeva di arrestare pres… (La Stampa)

Li hanno condannati (e bisognerebbe dire “giustamente”, perché la giustizia non ha niente a che vedere coi giustizieri) a sei anni, tre mesi e dieci giorni di carcere. Sono ragazzi, ragazzini: uno di loro è addirittura minorenne (la sentenza, per lui, è diversa e fa capo alla magistratura minorile), gli altri due hanno venti e diciannove anni. (Liberoquotidiano.it)

Confidando sul fatto che mai sarebbero stati denunciati. A Treviso tendevano loro un tranello, li riempivano di botte e poi li rapinavano. (Open)