Sydney, attacco in chiesa. Polizia: “E’ terrorismo”

Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria ESTERI

(Adnkronos) – L’attacco nella chiesa di rito orientale siriaco alle porte di Sydney, in cui un 16enne ha pugnalato il vescovo Mar Mari Emmanuel e ferito altri fedeli intervenuti per difendere il prelato, è indagato dalla polizia australiana come atto terroristico. “Chiunque abbia informazioni su attività di estremisti o possibili minacce alla comunità si faccia avanti, non importa quanto piccola o insignificante possa apparire l’informazione”, si legge in un comunicato diffuso oggi dalla polizia del New South Wales che precisa che l’indagine sull’attacco è stata affidata alla team di anti-terrorismo che raggruppa diverse agenzie di sicurezza del governo australiano. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La notizia riportata su altri giornali

Un video, diffuso sui social e ripreso dai media australiani, mostra il vescovo mentre pronuncia il suo sermone nella chiesa Christ The Good Shepherd di Wakeley, quando un uomo gli si avvicina con calma prima di aggredirlo e accoltellarlo al viso e al collo. (Zoom24.it)

SYDNEY (Alto Adige)

Il prelato non è in pericolo di vita. L'aggressore è stato arrestato (LAPRESSE)

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Un’aggressione che stavolta ha scatenato violenti scontri, a sfondo religioso, andati avanti per ore tra la comunità di cristiani locali e la polizia. Stavolta in una chiesa ortodossa, la Christ The Good Shepherd, a 40 chilometri dal centro commerciale dove sabato un uomo ha ucciso con una grossa lama sei persone, prima di essere freddato da un’agente. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Secondo la stampa nazionale, sarebbero diversi i feriti tra cui anche un bimbo di nove mesi, portato in ospedale in gravi condizioni, la cui madre è tra le vittime. Le vittime sono 5 donne e un uomo, più l’aggressore, ucciso a colpi di arma da fuoco dalla polizia. (Frosinone News)