Dopo il diktat del governo. L'Alfa cambia nome al suv prodotto in Polonia: "Milano diventa Junior"

QUOTIDIANO NAZIONALE ECONOMIA

È una decisione senza precedenti: il cambio in corsa del nome di un’auto è un inedito che ha del clamoroso. Ed è anche più clamoroso che la scelta arrivi per una polemica politica con il ministro Adolfo Urso e con la stessa premier Giorgia Meloni. Eppure, è quanto è accaduto all’Alfa Romeo Milano, il nuovo suv dello storico marchio del gruppo Stellantis prodotto in Polonia, che non si chiamerà più Milano ma Junior. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per restare in tema di “piccole Alfa” la MiTo, che è una berlina a tre porte prodotta fino al 2018, risulta più corta di soli 11 cm. Con i suoi 417 cm di lunghezza (178 cm la larghezza e 150 cm l’altezza) è la prima baby crossover della Casa (da un paraurti all’altro la Tonale segna 453 cm). (AlVolante)

Non è la prima volta che un marchio automobilistico italiano deve cambiare in corsa il nome di un suo modello. (La Gazzetta dello Sport)

Il modello denominato “Milano”, ma costruito in Polonia, che tante polemiche aveva innescato la scorsa settimana. Proprio nei giorni in cui a Milano si celebra la settimana del design Stellantis debutta inverte la marcia di marketing e debutta agli eventi del “fuori salone” con l’automobile Alfa Romeo Junior. (Liberoquotidiano.it)

Il Ministro Adolfo Urso si è rifatto ad una legge nata per preservare il Made in Italy dei prodotti agroalimentari. La notizia che Alfa Romeo è stata costretta a cambiare nome al suo nuovo baby Suv presentato appena una settimana fa è rimbalzata ovunque. (Auto.it)

La decisione di Stellantis di cambiare nome alla nuova Alfa Romeo Milano in Junior "credo che sia un segnale di piena collaborazione tra l'azienda e l'Italia". (Corriere Adriatico)

Sono stati 83 gli atleti, in rappresentanza di 7 società, che hanno invaso domenica 14 aprile il Palasport “S. Questa la lista dei baby dilettanti che hanno partecipato al Criterium di Modugno, guidati dai tecnici Cataldo Quero e Domenico Maffei, suddivisi per categoria: “Cuccioli” (5-7 anni), Roberta Nali e Andrea Felle; “Cangurini”(8-9 anni), Cristian Cirulli, Francesco Passiatore, Andrea Leanza, Mattia Scarcella e Angelo Castellano; “Canguri” (10-11 anni), Roberto Albano; “Allievi” (12-13 anni), Andrea Battafarano, Giovanni Depasquale, Samuele Del Gaudio e Giovanni De Giorgio. (Tarantini Time Quotidiano)