Quarta Repubblica, Paolo Mieli: "Gabinetto di guerra d'Israele? Cosa hanno deciso"

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Roberto Tortora 16 aprile 2024 L’ultimo attacco con i droni da parte dell’Iran nei confronti di Israele e la minaccia di una ritorsione immediata da parte del governo di Netanyahu ha inasprito ancor di più il clima già rovente del Medio-Oriente, dilaniato dalla guerra tra gli stessi israeliani e le forze terroristiche di Hamas. Si teme un’escalation e il prodromo di un conflitto ben più esteso e devastante. (Liberoquotidiano.it)

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Ll 14 aprile, poche ore dopo l’attacco ai cieli di Israele, Mohammad Jamshidi, il vice politico del presidente iraniano Ebrahim Raisi, ha condensato in un tweet il senso di un passaggio cruciale nella storia dell’Iran post-khomeinista: «L’era della pazienza strategica è finita — ha scritto —, la strategia israeliana di “guerra tra le guerre” è stata sconfitta. (la Repubblica)

Nel mirino d… (la Repubblica)

Gli israeliani non hanno nulla da imparare: sono sempre stati maestri nel settore e da decenni tengono aggiornati gli elenchi dei possibili siti da colpire in numerose nazioni, a cominciare proprio dall’Iran. (la Repubblica)

Il premier Netanyahu La risposta di Israele a Teheran includerà "un attacco limitato" sul territorio iraniano. A dirlo è stato un funzionario dell'amministrazione Biden alla Cbs – ripresa dai media israeliani – secondo cui queste sono le aspettative da parte statunitense. (Fanpage.it)

Adesso però la Repubblica islamica è in attesa di una reazione da parte di Tel Aviv e mentre l'Occidente invita alla calma e cerca di frenare Netanyahu, Teheran replica con un mix di prudenza e minacce. (ilGiornale.it)

Al pianoforte Cristiana Pegoraro, ha diretto il maestro Lorenzo Porzio, letture con Yuri Napoli. La musica come linguaggio universale. Si è esibita un’orchestra con musicisti di 18 nazionalità (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)