Doveva correre alle Europee da solo. E invece Renzi invoca la Bonino

LA NOTIZIA INTERNO

È il caso di prendere i popcorn. Perché lo spettacolo che i leader dei cespuglietti di centro, e dintorni, promettono di dare in questi giorni, in vista delle elezioni di giugno, li merita tutti. A partire dai due ex soci alla guida di Azione e Italia viva, ovvero Carlo Calenda e Matteo Renzi. Chiudendo la conferenza programmatica del partito a Milano, il 23 marzo, Renzi ha dichiarato quanto segue: “Se dovessimo andare da soli, partendo da un risultato del 3/3,5%, immaginiamo il 3% per essere polemici con noi stessi, per avere la percentuale che fa la differenza”, cioè la soglia di sbarramento del 4%, “ci servono 250mila voti. (LA NOTIZIA)

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Per l’ex primo cittadino, infatti, ci sarebbe un posto nella circoscrizione Nord-Est nella lista unitaria tra renziani, +Europa, Libdem, Radicali, Psi e Volt. Tant’è che l’ex sindaco di Parma, ex grillino oggi presidente di +Europa, rischia di essere il candidato conteso tra Italia Viva e Azione. (il Resto del Carlino)