Budapest, negati i domiciliari per Ilaria Salis: l'attivista in aula ancora in catene

Il Sole 24 ORE INTERNO

Budapest, negati i domiciliari per Ilaria Salis: l'attivista in aula ancora in catene 28 marzo 2024 Budapest, 28 mar. - A Budapest, il tribunale ha respinto la richiesta di domiciliari per Ilaria Salis, l'insegnante 39enne italiana, in carcere da 13 mesi in Ungheria perché accusata di aver aggredito alcuni militanti di estrema destra. Ancora una volta, Ilaria Salis è stata condotta nell'aula del tribunale con le manette ai polsi e in catene, accompagnata da poliziotti con il volto coperto come si vede in queste immagini-denuncia girate dal deputato dell'Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni che così ha commentato l'esito dell'udienza. (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

Se in Ungheria questa mattina è arrivato il verdetto della corte ungherese che chiude le porte ai domiciliari per Ilaria Salis, dalle nostre parti la corte d’Appello di Milano - giudici Monica Fagnoni, Stefano Caramellino e Cristina Ravera - hanno negato la consegna all’Ungheria di Gabriele Marchesi colpito da mandato di arresto europeo (emesso ad ottobre ed eseguito lo scorso 21 novembre) perché accusato di aver aggredito tre persone nel corso di una manifestazione neonazista a Budapest dell’11 febbraio 2023, insieme alla connazionale Ilaria Salis, che da quel giorno è detenuta in un carcere ungherese. (Liberoquotidiano.it)

“L’ingresso del tribunale era presidiato dai neonazisti che filmavano e fotografavano tutti quelli che arrivavano, con telefonini e telecamere”, ha raccontato al Corriere. Il fumettista era nel gruppo di amici, politici e sostenitori minacciati e insultati dagli estremisti di destra. (Il Fatto Quotidiano)

Uno schiaffo irricevibile ai diritti di una persona detenuta, di una nostra connazionale. Dopo essere stata portata ancora una volta in Aula catene ai polsi, alle caviglie e guinzaglio, oggi i giudici ungheresi hanno deciso anche di negarle gli arresti domiciliari. (Il Messaggero Veneto)

Dopo sei udienze la Corte d’appello di Milano ha respinto la richiesta di consegna all’Ungheria di Gabriele Marchesi. (La Stampa)

(Adnkronos) – (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

"I nostri ministri non hanno fatto una bella figura e il governo italiano dovrebbe fare un esame di coscienza": è quanto ha detto Roberto Salis, il padre di Ilaria, a cui oggi sono stati negati i domiciliari in Ungheria (Sky Tg24 )