I milioni della mafia nelle banche internazionali: 11 arresti. C'è anche il manager che investiva per Messina Denaro

Corriere della Sera INTERNO

I soldi della mafia “viaggiavano” in mezza Europa. Milioni di euro che dalla Sicilia profonda gli uomini di Matteo Messina Denaro spostavano in istituti di credito internazionali come Hcbc, uno dei più grandi gruppi bancari del mondo. Punta agli affari e al tesoro di Cosa nostra l’ultima indagine della Dda di Palermo coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia, che oggi ha portato a undici arresti – vecchi boss, gregari, imprenditori e nuove generazioni di mafiosi col pallino per la finanza – e a dodici avvisi di garanzia notificati alla rete dei complici insospettabili. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Hanno riciclato grosse somme di denaro dei clan mafiosi palermitani grazie a imprenditori compiacenti ed esperti della finanza. … (Il Fatto Quotidiano)

Una mafia che controlla appalti e si occupa di energia. Una mafia che ancora una volta si conferma «votata» più a movimentare «soldi sporchi» che a sparare; soldi che vengono ripuliti attraverso corruzione e turbative d’asta. (Giornale di Sicilia)

Secondo quanto emerge all’articolo del Il Fatto Quotidiano, i due si “stavano interessando anche del versante politico”. Il gran rifiuto del senatore Davide Faraone di aiutare Francesco Paolo e Leonardo Palmeri, arrestati nell’ultima indagine della procura di De Lucia, per acquisire i supermercati Coop della Sicilia occidentale. (BlogSicilia.it)

Quasi 17 milioni di euro spostati all’estero per essere ripuliti con complesse operazioni in circuiti bancari internazionali, ma zero contanti liquidi per trasferte di pochi chilometri. I protagonisti principali sono Salvatore e Andrea Angelo, padre e figlio originari della cittadina del Trapanese (rispettivamente finiti ai domiciliari e in carcere), e il loro intermediario finanziario Giuseppe Burrafato che risulta indagato. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

Complesse operazioni finanziarie per ripulire fiumi di denaro sporco che, secondo gli inquirenti, costituivano il tesoro dei boss palermitani della ‘vecchia mafia’. Seguendo le intercettazioni telefoniche legate ai trasferimenti milionari, i carabinieri sono arrivati fino a Rimini. (il Resto del Carlino)

/04/2024 06:00:00 La mafia trapanese voleva tornare nel business della grande distribuzione. Voleva tornare a comprare supermercati. Un vecchio interesse criminale delle cosche e di chi è stato vicino a Matteo Messina Denaro ai tempi della Despar e della società con Giuseppe Grigoli. (Tp24)