Ritorno a L'Avana di Laurent Cantet: la recensione

Cuba non si vede, Cantet inquadra solamente lo spazio che circonda luna terrazza, con una strada sullo sfondo e le altre abitazioni addossate, quello che interessa al regista francese è materializzare un'immagine politica, sociale e culturale della città ... (Indie-eye)

La notizia riportata su altri giornali

L'acclamato regista de La classe ci presenta il suo nuovo film, Ritorno a L'Avana, in arrivo giovedì al cinema dopo gli applausi raccolti al Festival di Venezia: l'amaro ritratto di una generazione costretta a scendere a compromessi con gli ideali della propria gioventù. (Movieplayer.it)

Remarque) 40secondi a cura di Ornella Gaudio "Questo libro non vuol essere né un atto d'accusa né una confessione. (40secondi.com)

"Ho cercato di rappresentare la parte più intima di Franco, la malinconia, la noia, la solitudine, che in pubblico non faceva mai vedere" ha spiegato il regista di Non escludo il ritorno, film su Franco Califano, Stefano Calvagna (Prima Pagina News )

«Coltivare la terra in forme sostenibili, per nutrire il pianeta con cuore solidale; adottare comportamenti quotidiani basati sulla sobrietà e la salubrità nel consumo del cibo; soprattutto, rendere grazie a Dio e ai fratelli umilmente (da humus) per il dono che ogni giorno riceviamo dalla terra e dal lavoro... (ResegoneOnline)

Passato nelle Giornate degli Autori all'ultimo Festival di Venezia, arriva domani in sala Ritorno a L'Avana, diretto da Laurent Cantet, Palma d'Oro a Cannes nel 2008 per La classe, a Roma per presentare il nuovo film. (ComingSoon TV)

E la rivoluzione mantiene un grande fascino". (TrovaCinema)