Che cosa succede alle banche e cosa rischia l'Italia

Today.it ECONOMIA

Venerdì nero per le borse europee, con gli operatori preoccupati per una possibile crisi del settore dopo il matrimonio forzato tra Credit Suisse e Ubs. Il comparto bancario europeo è sotto stress da quando il governo svizzero ha deciso di bruciare 16 miliardi di bond AT1 di Credit Suisse, scombussolando la gerarchia dell’eurozona secondo la quale le azioni vengono annullate prima delle obbligazioni (in teoria, infatti, gli AT1 sono al di sopra delle azioni nel livello di liquidazione). (Today.it)

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Secondo gli esperti, il mercato ha rapidamente riprezzato al ribasso l’intera asset class, mettendo sotto pressione il debito subordinato delle banche europee. Il team strategie di credito globale di Algebris Investments ha evidenziato l'azzeramento del valore delle obbligazioni subordinate di Credit Suisse abbia causato una settimana volatile per gli strumenti AT1. (SoldiOnline.it)

Non solo. La decisione, legata all’operazione di salvataggio di Credit Suisse, di azzerare interamente i bond di tipo AT1 (Additional Tier 1 ) della stessa Credit Suisse e di valutare tutte le azioni 3 miliardi di franchi ha rappresentato un particolare cambio di direzione nella classica gerarchia della gestione del credito e dei creditori in caso di crisi di una banca. (Morningstar)

Tra le più esposte c’è Generali. Non sono i bond At1 in pancia alle società a preoccupare Morgan Stanley, bensì gli asset illiquidi e le obbligazioni corporate BBB. (Milano Finanza)

Da strumenti sconosciuti a protagonisti assoluti. Si tratta delle obbligazioni AT1, che nell’ambito del salvataggio di Credit Suisse sono stati azzerati per un valore di oltre 16 miliardi di euro. L’ordine è partito dall’autorità svizzera di regolamentazione finanziaria Finma e ha scatenato non poche polemiche da parte degli investitori, dato che ha sovvertito la regola secondo cui, in caso di fallimento, sono gli azionisti a sostenere per primi le perdite dell’azienda rispetto agli obbligazionisti. (FIRSTonline)

La volatilità delle scorse settimane, successiva al fallimento della Silicon Valley Bank, alla crisi poi del Credit Suisse che è stata acquistata poi dalla rivale UBS dietro ingenti garanzie della FINMA, sino alla decisione “insolita” di azzerare le obbligazioni subordinate AT1 prima delle azioni - a mio avviso condizione imposta dal Qatar che era il secondo azionista di Credit Suisse - la conseguente scontata speculazione su altre Banche sistemiche europee - Deutsche Bank tanto per non far nomi – ed in generale sul tutto il settore, sembra essersi finalmente placata. (Money.it)

I mercati provano a mettersi dietro le spalle quanto successo in Svizzera con l’operazione, che si protrarrà nelle aule dei tribunali per molto tempo, laddove i numerosi danneggiati dall’operazione cercheranno di fare valere i loro diritti lesi con l’azzeramento delle obbligazioni perpetual AT1 ed il mantenimento invece dell’azione, che verrà concambiata con azioni Ubs. (Bluerating.com)