"Ebrei cani", bastonate, un ferito in piazza: come ha reagito la sinistra dopo l'inferno

Liberoquotidiano.it INTERNO

A sinistra tutti in silenzio. A destra, comprensibilmente, fioccano le reazioni dopo le violenze del 25 aprile. «Scene indecorose a Milano», ha commentato l’europarlamentare leghista Silvia Sardone. «Insulti su tutto il percorso alla Brigata Ebraica e ai manifestanti con bandiere israeliane. Vergognose anche le scene in piazza Duomo, dove gruppi di giovani stranieri hanno aggredito con alcuni bastoni alcuni manifestanti della Brigata e poi si sono scontrati persino con i “City Angels” e la polizia». (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre fonti

Arriverà un’interrogazione al ministro degli Interni Piantedosi dopo gli scontri e le tensioni al corteo del 25 Aprile a Milano. Quest’anno, oltre a scortare la Brigata ebraica, abbiamo decis… (La Repubblica)

Gli ebrei non erano reclutabili. Anno 1788, l'esercito dell'Impero asburgico apre le porte ai soldati di origine ebraica. Non era mai accaduto prima. Fino ad allora gli ebrei erano stati "non reclutabili", ritenuti incapaci di combattere perché nelle pagine della loro storia mancavano imprese militari degne di nota, eccezion fatta per le narrazioni bibliche. (Focus)

Ultimo impegno ufficiale prima dei play off per i sassaresi che, sul campo abruzzese tra infortuni, squalifiche e scelte tecniche, presenteranno una formazione rivoluzionata (SARdies.it)

Esultano per aver tenuto lontani gli esponenti legittimi del 25 aprile, per aver silenziato i monologhi autorizzati dal palco e invocano la lotta delle nuove generazioni di "italiani e di seconda-terza generazione" (ilGiornale.it)

Leonardo Sciascia, intellettuale a cui, se fosse in vita, Antonio Scurati non potrebbe nemmeno lustrare le scarpe, 45 anni fa scrisse che «il più bell’esemplare di fascista in cui ci si possa imbattere oggi è quello del sedicente antifascista, unicamente dedito a dare del fascista a chi fascista non è». (Panorama)

A due passi dalle camionette e davanti alle telecamere. «Parliamoci chiaro, se non è successo niente di grave è solo perché lo abbiamo evitato. (Tempi.it)