Fiancheggiatore di Matteo Messina Denaro gestiva fondi PNRR

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Gestiva decine di progetti finanziati con il PNRR Massimo Gentile, l’architetto siciliano residente a Limbiate, in provincia di Monza, arrestato oggi per associazione mafiosa. Avrebbe prestato a Matteo Messina Denaro la sua identità per avere falsi documenti consentendogli di acquistare un’auto e una moto. Parente del marito dell’amante storica del boss, Laura Bonafede, Gentile lavorava all’ufficio tecnico del Comune. (StrettoWeb)

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Avrebbe prestato a Messina Denaro la sua identità per avere falsi documenti consentendogli di acquistare un'auto e una moto. Parente del marito dell'amante storica del boss, Laura Bonafede, Gentile lavorava all'ufficio tecnico del Comune. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

“Presto a Roma inizieranno le celebrazioni del Giubileo per cui è atteso l’arrivo di almeno 33 milioni di pellegrini: le preoccupazioni più grandi riguardano non l’accoglienza o la sicurezza, ma i rifiuti che tutta quella affluenza aggiungerà a una situazione già emergenziale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La campagna, presentata dalla Presidente della MessinaServizi Bene Comune Mariagrazia Interdonato, dal Sindaco di Messina Federico Basile e dal direttore generale della società Michele Trimboli, ha lo scopo di contrastare l’abbondono selvaggio dei rifiuti attraverso le fototrappole. (Normanno.com)

Parentela di “peso” quella dei Gentile (l’architetto arrestato è cugino di Salvatore Gentile, condannato all’ergastolo e marito di Laura Bonafede) e il doppio rapporto di Sino Leone col cognato Massimo Gentile (la sorella dell’architetto ha sposato Leone) da un lato e l’amicizia con Andrea Bonafede junior dall’altro. (CastelvetranoSelinunte.it)

/03/2024 13:40:00 In fondo è sempre la stessa storia: la sanità pubblica, in Italia, funziona a colpi di conoscenze e favori. Anche per Matteo Messina Denaro. (Tp24)

Spunta una nuova donna nella vita di Matteo Messina Denaro, una trapanese che avrebbe frequentato il capomafia nell'ultimo periodo della latitanza. E' l'ennesima presenza femminile nell'esistenza del padrino di Castelvetrano che, nonostante la vita alla macchia, ha continuato ad avere numerose frequentazioni. (Tiscali Notizie)