Confindustria: caro energia mangia 0,8% del PIL. Crescita gelata. BCE ferma

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Eppure nonostante le stime di Confindustria la stangata sull’energia unita alla spirale inflazionistica potrebbe costare molto di più all’Italia

Effetto domino distruttivo. La stangata sull’energia si ripercuote a raggiera su tantissimi comparti perché l’energia è una sorta di materia prima jolly necessaria praticamente a qualsiasi tipo di produzione.

La spirale inflazionistica nella quale siamo entrati colpisce le famiglie, ma anche le imprese e la ripresa italiana traballa. (iLoveTrading)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per gli industriali sono necessari interventi strutturali e non congiunturali. 22.01.2022, Sputnik Italia. 2022-01-22T14:49+0100. 2022-01-22T14:49+0100. 2022-01-22T14:49+0100. economia. /html/head/meta[@name='og:title']/@content /html/head/meta[@name='og:description']/@content. (Sputnik Italia)

Confindustria nella sua analisi flash sulla congiuntura mette i numeri sotto gli occhi di Palazzo Chigi e chiede interventi efficaci. Sono invece necessari interventi urgenti a supporto della ripresa della mobilità collettiva delle persone e del turismo». (ilGiornale.it)

Per l’industria è attesa una flessione, segnala l’analisi ‘flash’ su congiuntura e previsioni del Centro studi di Confindustria. Secondo i dati dell’Eni si trovano nel sottosuolo italiano circa 40 miliardi di metri cubi di gas (Il Fatto Quotidiano)

LA PROPOSTA DI ANEV. ANEV propone al governo di puntare sulle fonti rinnovabili “senza indugio” e di “scoraggiare l’utilizzo delle fonti fossili tagliando gli ingentissimi sussidi a loro riconosciuti” L’Associazione nazionale energia del vento (ANEV), che riunisce gli operatori della filiera italiana dell’eolico, protesta contro la decisione del governo di tagliare i ricavi dei produttori energetici da fonti rinnovabili. (Startmag Web magazine)

Ascolta la versione audio dell'articolo. 3' di lettura. Molto delusi, preoccupati: il governo sta sottovalutando l'emergenza energia. Intere filiere industriali hanno elevati ordini ma per via del caro energia non riescono a decidere se produrre in perdita o fermarsi» (Il Sole 24 ORE)

Tonino Gozzi è presidente della multiutility Duferco e dalla Liguria all’Europa ha un doppio osservatorio, quello di chi opera nel campo dell’energia e di chi ha una industria siderurgica che di energia si approvvigiona Di questo passo ci saranno imprese costrette a bloccare la produzione». (La Repubblica)