La signora rimane a casa – Aung San Suu Kyi e i Rohingya – di Mariagrazia Enardu

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Dopo settimane Aung San Suu Kyi ha finalmente detto qualcosa sulla fuga e i massacri dei Rohingya. Circa un milione di persone che vivono da parecchi secoli in quella che era Birmania e poi Myanmar, mussulmani quasi tutti, detestati e non considerati cittadini del paese. Governato da una giunta militare che... (Santalmassiaschienadritta)

Ne parlano anche altre testate

Suu Kyi: “I Rohingya non sono stati fatti oggetto di violenze” (La Prima Pagina)

(Zazoom Blog)

Accusata di essere rimasta inerte sulla crisi Rohingya, la leader de facto del governo birmano, Aung San Suu Kyi, ha rotto il silenzio e ha detto che il suo Paese e' pronto a una "verifica internazionale" su come il governo ha gestito la crisi della minoranza musulmana nel Paese buddista e a… (Nuovo Sud)

Rohingya: sull'emergenza umanitaria la leader San Suu Kyi corre ai ripari e promette l'impegno di Myanmar per far rientrare i fuggitivi (Il Secolo d'Italia)

La leader birmana apre allo scrutinio internazionale, ma non critica mai l’esercito (La Stampa)

La leader del Myanmar condanna le violenze ma per gli osservatori internazionali non basta. (il Giornale)