Borsa, il Ftse Mib il peggiore in Europa zavorrato dalle banche e Tim

Milano Finanza ECONOMIA

In primo luogo quella elettorale: l'esito delle urne del 25 settembre sarà cruciale per le sorti di Tim.

Le vendite sui titoli bancari penalizzano Piazza Affari, in una seduta caratterizzata anche dalle scadenze tecniche dei futures su azioni e opzioni.

Tra i principali titoli milanesi, perdono quota in particolare Mediobanca (-3,3%), Banco Bpm (-2,2%), Finecobank (-3,11%), Unicredit (-3,28%) e Bper (-3,23%). (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri media

- MILANO, 23 AGO - Piazza Affari gira in rialzo (+0,26%) dopo un avvio in calo mentre le Borse europee restano in tensione per la corsa del prezzo del gas che alimenta il rischio di una recessione del Vecchio Continente. (Tiscali Notizie)

Il Ftse Mib ha perso l'1,64% appesantito dai forti cali di Saipem (-6%), Moncler (-4,6%) e Tim (-4,2%), scesa in prossimità dei suoi minimi storici e oggetto di acquisto di azioni per un milione di euro da parte del suo ad, Pietro Labriola. (Tiscali Notizie)

Il periodo si è chiuso con un risultato netto negativo di 221,1 milioni di euro, essenzialmente riconducibile alla registrazione nel secondo trimestre di significativi elementi non ricorrenti per complessivi 205,0 milioni di euro. (Teleborsa)

Frenano in particolare Saipem (-4,45%), Unicredit (-3,5%), Stellantis (-3,45%), Bper (-3,3%), Moncler (-3,2%), Intesa (-2,72%), Banco Bpm (-3,2%), Tim (-3,1%), Intesa (-3%) e Bper (-2,9%). Giù anche Pirelli (-2,75%), Iveco (-2,2%) e Banco Bpm (-2,05%). (La Sicilia)

Frenano in particolare Saipem (-4,45%), Unicredit (-3,5%), Stellantis (-3,45%), Bper (-3,3%), Moncler (-3,2%), Intesa (-2,72%), Banco Bpm (-3,2%), Tim (-3,1%), Intesa (-3%) e Bper (-2,9%). Pochi i rialzi limitati a Snam (+0,63%), Italgas (+0,54%), Eni (+0,5%), che gira in positivo, Inwit (+0,45%) ed Hera (+0,15%). (Tiscali Notizie)

Piazza Affari gira in rialzo (+0,26%) dopo un avvio in calo mentre le Borse europee restano in tensione per la corsa del prezzo del gas che alimenta il rischio di una recessione del Vecchio Continente. (La Sicilia)