Mercati in rosso: accordo USA-Cina rimandato al 2020?

Money.it ECONOMIA

Mercati oggi: accordo commerciale slitta al 2020?

I mercati oggi hanno intrapreso nuovamente la via del ribasso a causa della guerra commerciale (esattamente come accaduto nell’ultima seduta azionaria).

Il possibile slittamento dell’accordo commerciale USA-Cina è risultato il main driver dei mercati oggi.

Nonostante non siano arrivate conferme o smentite dalle parti interessate, i rumor hanno avuto un impatto evidente sui mercati oggi. (Money.it)

Se ne è parlato anche su altri media

A Milano attenzione a Fca, in calo ieri a Wall Street dopo le accuse di Gm su tangenti ai sindacati. Trump ha anche detto di stare "esaminando" l'esenzione per Apple da un possibile prossimo round di tariffe sulle merci cinesi. (Milano Finanza)

Il pil della Cina è stato aumentato del 16,8%, del 4,4% e del 3,4%, rispettivamente, a seguito dei tre precedenti censimenti economici nazionali. Partenza prevista in rosso per le borse europee per la mancanza di visibilità sull'esito dei negoziati Usa-Cina che al momento appaiono incerti. (Milano Finanza)

Anzi, ieri il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha criticato gli sforzi della Cina per raggiungere un accordo commerciale, affermando che le cose "non procedono al livello che vorrei". Sul listino milanese spicca il +3,45% a 0,5846 euro di Tim dopo un top intraday a quota 0,5849 euro, nuovo massimo dell'anno. (Milano Finanza)

In rosso nella galassia Agnelli anche Cnh Industrial (-1,58% a 9,71 euro) e Ferrari (-1,07% a 147,65 euro). I componenti del Federal Open Market Committee sono più ottimisti sulle prospettive dell'economia americana e sono contrari all'utilizzo dei tassi di interesse negativi. (Milano Finanza)

Lo ha reso noto il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. L'oro si rinforza dello 0,17% a 1.466 dollari l'oncia, il petrolio Wti americano cede lo 0,8% a 58,10 dollari il barile. (Milano Finanza)

Slitta l’accordo sul commercio. Il mini-accordo commerciale annunciato fra Stati Uniti e Cina potrebbe non essere chiuso quest’anno. «Questo è in linea con gli interessi sia della Cina che degli Stati Uniti e del mondo», ha detto Gao Feng, portavoce del ministero. (Il Sole 24 ORE)